Vorrei oggi sottoporre all’attenzione dei miei (2) stimati lettori l’ingannevole carattere 日 (rì) “giorno, sole”.
Il carattere di per sé è un banale pittogramma del sole, per la sua natura pragmatica viene usato in poche occasioni, si potrebbe tranquillamente accantonare nella lista dei caratteri poco significativi.
Invece, esso gode di una immeritata fama dovuta al fatto che viene adoperato insieme a 月 (yuè) “luna” a formare 明 (míng) “chiaro”, venendo a costituire il più famoso esempio di carattere composto mai citato.
Fateci caso, appare in OGNI benedetto libro sui caratteri cinesi.
Questo malefico carattere presenta poi dei degni discendenti, come 昌 (chāng) “prospero”, che da solo potrebbe essere bellamente ignorato se non fosse per 唱 (chàng) “cantare”, che va saputo per evitare di trovarsi all’improvviso in mezzo ad una platea urlante con in mano un microfono da karaoke, e lo dico per esperienza.
Un altro degno pargolo è 倡 (chàng) di 倡议 (chàngyì) “proporre, sostenere”, un termine che secondo me ha il suo peso.
倡 poi appare anche in 提倡 (tíchàng) “incoraggiare, raccomandare”, largamente usato negli slogan dipinti sui muri in Cina, e che è stato la causa della scrittura di questo post alla vista di una foto su flickr.
E che dire poi di 晶 (jīng) “chiaro”? Pazzesco, manca quello con quattro 日 e poi abbiamo fatto l’en plein.
Non è fantascienza, basti pensare a 器 (qì) “macchinario”.
Comunque anche 晶 in certi campi è insostutuibile, per esempio abbiamo 晶体管 (jīngtǐguǎn) “transistor”, 水晶 (shuǐjīng) “cristallo”.