aiuti

Cari tutti, amici parenti e conoscenti che non sentivo da vent’anni e che recentemente si sono tanto dati da fare per chiedere mie notizie, state pure tranquilli.
Stiamo tutti bene. Vi ringrazio del pensiero, è bello sapere che non mi avete dimenticato.
Vi prego però di non allargare i complimenti mostrando troppa commozione per gli aiuti dalla Cina, e mi riferisco in particolare all’aereo atterrato di recente (il 13 Marzo) a Fiumicino con interi bancali di attrezzature mediche, più medici e specialisti vari.
Risulta che le attrezzature non sono aggratis, ma risultano essere parte di un ben più ampio piano di acquisti a livello internazionale (traduzione: caro amico, tutto ciò non è gratis, ma viene pagato con i soldi delle tue tasse: i TUOI soldi).
I volonterosi medici cinesi arrivati con l’aereo poi non sono che una microscopica goccia nel mare rispetto all’entità del problema, e anzi svaniscono senza lasciare traccia se confrontati con i danni che il loro Paese da anni sta infliggendo all’intero pianeta.
Io sicuramente sono l’ultima ruota del carro l’ultimo ad avere diritto di dire qualcosa, io che qui ci vivo, ci lavoro e ci faccio campare tutta la famiglia, anzi chiedo scusa se mi scaldo tanto in risposta poi a quelli che sono messaggi sentiti e graditi, però ne ho veramente le tasche piene della continua strumentalizzazione delle notizie da entrambe le parti.
I politicanti italiani battono i soliti tam-tam mediatici per fare notizia e avere più consenso, vedendo in un problema grave come questo niente più che un’occasione per acquisire visibilità, anzi forse l’ultima pagliuzza dove aggrapparsi prima dell’inevitabile crollo definitivo che li attende a crisi rientrata.
Le degne controparti cinesi ne approfittano a loro volta per farsi belli dopo avere (a) causato la pandemia (b) avere peccato di omertà nel tentativo di nascondere e insabbiare tutto per poi fallire miseramente nell’intento (c) essersi ciucciati senza battere ciglio tonnellate di mascherine e protezioni individuali REGALATE all’inizio di Febbraio dal popolo italiano (traduzione: pagate sempre con i TUOI soldi).
A coloro che mi scrivono dicendo di diffondere i loro ringraziamenti a parenti ed amici: lo farei proprio volentieri, ma per coerenza dovrei anche chiedere ragione di svariati altri accadimenti meno piacevoli, che qui non elenco per non ripetere quanto già ampiamente discusso su tutto il resto di internet, ma comunque infinitamente lontani dal controllo e dalla vita della meravigliosa gente comune che mi circonda, tanto quanto il pidocchioso aereo, il ciarpame di cui è pieno e i furbi medici che sono venuti in Italia a fare una bella vacanza (pagata da TE).