mandarini

Sta per arrivare il capodanno cinese, e le vie della città sono invase da piante di mandarini.
Si tratta di piante in vaso, traboccanti di mandarini decorativi, che non sono buoni da mangiare.
Le piante più piccole sono alte circa un metro, le più grandi raggiungono dimensioni ragguardevoli.
Davanti a certi hotel ce ne sono di giganti, alti svariati metri.
Oggi ho scoperto il motivo di questa passione per i mandarini, in mandarino 橘子 (júzi).
In cantonese la parola è omofona di 吉利 (jílì) “di buon auspicio”, per cui… mandarini dappertutto, in ogni casa, davanti ad ogni porta, per strada, veramente in ogni angolo.
Al confronto i nostri alberi di Natale fanno proprio una figuraccia.

capodanno

È incominciata la spasmodica attesa per il capodanno cinese.
Il 18 febbraio inizierà il “liberi tutti”, la Cina smetterà di produrre e tutti torneranno alle rispettive 老家 (lǎojiā) “città di nascita” per una settimana di meritato riposo.
In questo periodo è d’obbligo visitare amici e parenti, portare regali e preparare 饺子 (jiǎozi) “ravioli”, il piatto tipico di questo periodo. È un’occasione per fare qualcosa tutti assieme, infatti ad ognuno viene assegnato un compito e la famiglia si trasforma in una catena di montaggio che produce quantità immani di squisiti ravioli.
L’anno prossimo sarà l’anno del maiale, ed ecco spuntare dappertutto pupazzi e disegni di maialini, nelle pose più strane.
Resta comunque predominante il colore rosso acceso, il colore della felicità, che infiamma porte e finestre ed esplode nei negozietti specializzati in decorazioni.
Noi andremo a passare il capodanno a 青岛 (Qīngdǎo) “Qingdao” nello 山东 (Shāndōng), la città che ha ospitato la colonia tedesca alla fine del 1800 e poi i giapponesi all’inizio del 1900.
Buon capodanno a tutti!