Il quarto immortale taoista di questa mia modesta trattazione è 钟离权 (Zhōng Líquán); pare che sia vissuto durante la dinastia 汉 (Hàn, 206 B.C. – 220 A.D.)
Esistono un paio di versioni: in una, era un comandante militare che si ritirò sulle montagne in tarda età.
In un’altra, era un militare che dopo avere perso una battaglia contro i Tibetani si ritirò a vivere sulle montagne dove incontrò cinque immortali che gli impartirono i loro insegnamenti.
(Una cosa è certa: le montagne della Cina medioevale erano un posto piuttosto affollato.)
Centinaia di anni dopo egli fu il maestro di 吕洞宾 (Lǚ Dòngbīn), di cui abbiamo già parlato.
Le versioni differiscono anche su come egli abbia raggiunto l’immortalità.
In una, egli incontrò un vecchio maestro taoista che gli diede istruzioni su come diventare immortale a sua volta. Quando decise di lasciare il suo maestro, si voltò a guardarlo un’ultima volta ma egli era scomparso.
Un’altra versione riporta i suoi conseguimenti come alchimista, per esempio durante una carestia fabbricò delle monete d’argento e le distribuì ai poveri. Un giorno, un muro della sua casa crollò mentre egli stava meditando, oppure (sempre in base alle varie versioni) in seguito ad una esplosione mentre lavorando ai suoi calderoni.
Dietro al muro c’era un contenitore di giada con dentro le istruzioni su come diventare immortale. Egli seguì le istruzioni e fu portato presso gli altri immortali su di una nuvola scintillante.
Forse come conseguenza delle sue abilità come alchimista, oggi è considerato il protettore delle attività militari.
L’elemento caratteristico di Zhōng Líquán è un ventaglio fatto di piume o foglie di palma.
Di solito viene raffigurato come un uomo corpuolento, pelato e con una barba che arriva all’ombelico.
È riconoscibile anche dai capelli che gli svolazzano intorno alle tempie.