15: Tigre

Eccomi tornato in Cina dopo il brevissimo interludio in Italia; troppo breve ahimé…
Come meglio festeggiare il ritorno nel Celeste Impero se non con un nuovo post sui 36 stratagemmi?
Ecco quindi in tutta la sua gloria:

stratagem 15
Stratagemma 15: 调虎离山


调虎离山 (diàohǔlíshān) “Fare in modo che la tigre si allontani dalla montagna”

Dal vocabolario: “lure the enemy away from his base”.
Questo stratagemma nella sua semplicità è quasi diabolico.
Se si vuole combattere la tigre, è controproducente andare a stanarla in casa sua.
Piuttosto, meglio attirarla fuori dal suo territorio, e poi approfittare del momentaneo smarrimento per colpirla.
Allo stesso modo, inutile dare battaglia al nemico nel suo campo, dove è più forte e sicuro di sé.
Vita quotidiana: supponiamo che ci sia un rivale in amore molto spiritoso, che tiene banco e rallegra tutta la compagnia, ed evidentemente l’oggetto dei nostri sogni ne sembra attratto, che fare?
Inutile tentare di raccontare storielle, si rischia solo di strappare dei cortesi “ha… ha…” dagli amici che tra sé si stanno chiedendo se la barzelletta sia già finita.
Lo stratagemma suggerisce di toglierlo dal suo ambiente, preferibilmente cercando una situazione dove si ha qualche vantaggio.
Per esempio se si è esperti di vita all’aria aperta si può organizzare un campeggio in alta montagna in modo da rendere partecipe la propria fiamma della bellezza della natura, spiegando i particolari della vita selvatica, accendendo il fuoco la sera etc…
Oppure se si ha esperienza di natanti si può organizzare una gita in barca, facendo provare il timone all’oggetto dei propri desideri eccetera.
In affari, esempi di questo stratagemma si trovano dovunque.
Consideriamo il caso seguente: il dominio di Microsoft sui desktop è incontrastato e Apple sa che non ci può fare niente, e allora cosa fa?
Si inventa l’iPhone e bastona sonoramente il suo rivale, e già che c’era da’ anche una mano di botte a Nokia.
Insomma, l’arguto lettore avrà già capito la manfrina.
Basta con gli esempi, me ne vado a casa che abbiamo un giorno di ferie per 中秋节 (Zhōngqiūjié) “Festa di mezzo autunno” con conseguente spanzata di 月饼 (yuèbǐng) “Mooncake”!

Shock

Ebbene… anche questa vacanza è quasi finita, ancora pochi giorni e si torna in trincea.
Dopo un anno di assenza, ho sperimentato per la prima volta il paventato “reverse cultural shock”.
Ad essere sincero credevo che fosse una fanfaluca, invece ho sperimentato sulla mia pelle che certe abitudini acquisite in Cina mi hanno fatto sembrare strani certi aspetti della realtà della mia madrepatria.
E siccome sono un precisino, ecco un pratico elenco suddiviso per punti.

  1. Dove sono andati tutti? Dov’è la fiumana di gente, il mare di motorette che ti si buttano sotto la macchina, la critical mass ininterrotta, l’oceano di teste nere che popola le strade cinesi? Riesco addirittura a stare fermo 5 minuti nello stesso posto senza che nessuno voglia passare proprio di lì, o investirmi con un carretto, o posizionare una scala per riparare la lampadina montata sopra alla mia testa (successo pochi giorni prima di partire per l’Italia)!
  2. Perché hanno anestetizzato tutti i bambini? Dove sono i piccoli insopportabili mostri, i castighi divini che urlano come sirene senza soluzione di continuità, che spaccano tutto peggio dei gremlin sotto gli occhi compiaciuti di nonni e genitori?
  3. Dove sono le bottiglie in PET per strada, i contenitori di polistirolo sparse dappertutto, i sacchetti di plastica, i liquami di vario genere che decorano i marciapiedi… Camminare per strada in Italia mi sembra TROPPO facile, non solo non è necessario saltellare come cerbiatti per evitare di finire in qualche sottoscala o in qualche mucchio di spazzatura, ma addirittura non bisogna nemmeno guardare dove si mettono i piedi!
  4. Perché l’acqua dei laghi è azzurra invece che verde? E non puzza nemmeno? Viene quasi voglia di buttarcisi dentro, senza paura di prendersi la schistosomiasi o la leptospirosi fulminante!
  5. Come mai i camerieri sembrano tutti dei geni? Ti portano veramente quello che ordini! Sorridono, pure! Incredibile! Non versano nemmeno mai niente adosso… Posso portarmene qualcuno in Cina? E poi quando entri in un ristorante senti profumo di cibo, invece della nebbia di fumo di sigaretta. E nessuno ti urla nell’orecchio parlando al cellulare…
  6. I gatti: sono tutti ciccioni! I gatti cinesi al confronto sembrano dei levrieri, probabilmente perché devono correre come saette per procurarsi la cacciagione da mangiare…
  7. Mi ero quasi dimenticato che le striscie pedonali non sono decorative. in Italia le auto SI FERMANO e LASCIANO PASSARE i pedoni! Ricordo ancora con tenerezza quando fresco di patente cinese mi fermavo alle striscie pedonali e loro non passavano! Si fermavano a guardarmi sospettando probabilmente che aspettassi il momento giusto per scattare in avanti e fare piazza pulita.
  8. Dove sono i martelli pneumatici per la sveglia mattutina? In Cina non uso più nessun tipo di allarme per svegliarmi in orario, ogni mattina ci sono i lavori di costruzione che iniziano alle sei ed è più che abbastanza. Quando poi hanno finito di costruire, spaccano qualcosa e ricominciano daccapo. È un bel risparmio di sveglie, in effetti.
  9. Nessuno va in giro con la panza fuori dopo essersi arrotolato la maglietta fin sotto le ascelle… nessuno esce in pigiama… Nessuno porta alla cintola mazzi di chiavi da un chilo e mezzo…
  10. Nessuno mi guarda fisso per quarti d’ora con espressione assolutamente neutra aspettando chissà cosa.