Safety first
安全第一
Safety first
Via un bel post sugli stratagemmi, và, che è da un po’ che non ne faccio.
Quello di oggi è particolarmente significativo.
Lo scorso weekend c’è stata la festa di 清明节 (Qīngmíngjié) “Tomb sweeping day”, e ci siamo sparati ben tre giorni consecutivi di vacanza.
La festa era di martedì, per cui abbiamo spostato il riposo del sabato sul lunedì per fare il ponte; quindi abbiamo lavorato di sabato e siamo rimasti a casa domenica, lunedì e martedì.
Questa per i cinesi è la festa dedicata al culto degli antenati, e tradizionalmente la famiglia si riunisce per andare a pulire la tomba di famiglia.
Una volta le tombe si costruivano nel primo posto che avesse un buon fengshui, ma oggi non è più così, il governo non vede di buon occhio il proliferare di tombe dappertutto e ha introdotto delle zone preposte alla bisogna.
Generalmente si tratta di intere colline, con sentieri per raggiungere le varie zone.
Siccome alla 清明节 tutti vanno a fare visita alle tombe, in questi luoghi ci sono degli assembramenti che ricordano un po’ le partite dei derby, con tanto di forze di polizia che fanno presenza in caso di tafferugli.
Le usanze variano da zona a zona, ma ci sono dei minimi comuni denominatori che vengono condivisi da tutti.
Si scoppiano petardi, si fanno delle offerte in cibo, se il nonno era un fumatore si lasciano delle sigarette, se era un bevitore si versa della grappa (白酒 báijiǔ).
Le offerte in cibo sono costituite da pollame, panini al vapore e cose del genere, che vengono lasciate simbolicamente per un po’ sulla tomba ma poi alla fine vengono riportate a casa.
(In passato si sono verificati casi di gente con pochi scrupoli che faceva il giro delle tombe per fare incetta del cibo lasciato come offerta, che poi veniva rivenduto ai ristoranti.)
Dopo la visita si torna a casa e si fa una bella mangiata, poi si gioca a 麻将 (májiàng) “Mahjongg”, si chiacchiera, insomma si sta un po’ assieme in famiglia.
Continua la carrellata sugli ortaggi cinesi.
Oggi iniziamo con il 芥蓝 (gàilán) “cabbage mustard”; ha il fusto morbido e carnoso un po’ come gli asparagi, ma ha anche delle grandi foglie, pure commestibili.