Arte della Guerra 1

Con questo inizia una serie di post tratti dal libro che ho scritto e pubblicato:


L

I post non saranno pubblicati in un ordine particolare; questo primo post per esempio riguarda una storiella che fa parte dell’appendice.

Prima o poi renderò disponibile anche l’intero testo in formato epub.

L’esercito delle donne

Il seguente aneddoto è riportato dallo storico Si Ma Qian; si svolge nel periodo in cui i generali della nazione di Wu premevano per muovere guerra contro la nazione di Chu, ma il re tentennava. 

Sun Zi era era nativo dello stato di Qi e in seguito alla fama conseguita scrivendo il suo libro He Lu, il re della nazione di Wu, lo chiamò al suo cospetto e disse: “Ho letto attentamente i tuoi 13 capitoli.  Mi sarebbe lecito sottoporre le tue teorie di gestione dei soldati ad una prova?”

Sun Zi rispose che era disposto a sottoporsi alla prova.

Quindi il re chiese: “Potremmo fare la prova con delle donne?”

Sun Zi ancora rispose affermativamente; vennero quindi chiamate 180 dame dal palazzo reale.  Sun Zi le divise in due compagnie, ponendo una delle due favorite del re a capo di ciascuna compagnia. Quindi distribuì lance e spade, e alla fine chiese loro: “Immagino che conoscerete già la differenza tra davanti e dietro, destra e sinistra?”

Le ragazze risposero affermativamente.

Sun Zi continuò: “Quando dico ‘guardare avanti’, voi dovrete guardare dritto avanti a voi.  Quando dico ‘girare a sinistra’, dovrete girarvi a sinistra.  Quando dico ‘girare a destra’, vi girerete a destra.  Quando dico ‘dietrofront’, vi girerete dalla parte opposta.”  Le ragazze assentirono nuovamente.

Finita la spiegazione, iniziò l’esercizio.  Al suono dei tamburi, egli diede l’ordine: “Girare a destra!”

Le ragazze però scoppiarono a ridere, e Sun Zi disse: “Se i comandi non sono chiari, e gli ordini non sono compresi, la colpa è del generale.”

Quindi ripeté la spiegazione, e ricominciò l’esercizio.   Quando diede l’ordine “Girare a sinistra!” nuovamente le ragazze si misero a ridere.

Egli disse: “Se i comandi non sono chiari, e gli ordini non sono compresi, la colpa è del generale.  Ma se gli ordini sono chiari, e i soldati comunque non obbediscono, allora la colpa è degli ufficiali.”

Detto questo, ordinò che i comandanti delle due compagnie fossero decapitati.  In quel momento il re stava osservando le manovre dal suo baldacchino sopraelevato; quando vide che le sue concubine preferite stavano per essere uccise, si agitò parecchio e mandò un messaggio urgente: “Siamo soddisfatti dell’abilità del generale nel comandare le truppe.  Se saremo privati dalle nostre due concubine, la carne e le bevande perderanno il loro sapore.  È nostro desiderio che esse vengano risparmiate.”

Sun Zi rispose: “Sono stato investito della carica di generale di queste forze di Sua Maestà, e in quanto tale ci sono ordini di Sua Maestà che non sono in grado di accettare.”

Si procedette quindi all’esecuzione delle due concubine, dopodiché altre due vennero promosse a comandanti di compagnia.  

Fatto questo, rullarono i tamburi segnalando nuovamente l’inizio dell’esercitazione.  Le ragazza stavolta si comportarono in maniera esemplare, girando a destra o a sinistra, marciando in avanti e all’indietro, in ginocchio o in piedi, con perfetta precisione, senza emettere un suono.

Quindi Sun Zi mandò un messaggio al sovrano: “I suoi soldati, o Sire, sono ora adeguatamente addestrati e disciplinati, e pronti per l’ispezione di Sua Maestà.  Possono essere impiegati per qualsiasi incarico di cui Sua Maestà necessiti; ordinate loro di scagliarsi nell’acqua o nel fuoco, e non si azzarderanno a disobbedire.”

Il re rispose: “Il generale cessi le esercitazioni e ritorni all’accampamento.  Non abbiamo desiderio di effettuare l’ispezione.”

Sun Zi disse: “Il re ama solamente le parole, ma non è in grado di farle diventare fatti.”

In seguito all’episodio il re He Lu si convinse che Sun Zi era effettivamente in grado di comandare un’armata contro Chu, e quindi lo investì dell’incarico di generale.  

In seguito egli sconfisse la Nazione di Chu e prese la loro capitale, Ying; ispirò timore nelle nazioni di Qiu e Jin al Nord, e la sua fama dilagò tra gli altri principi feudali.