Riunione

Qualche settimana fa ho fatto da interprete per una riunione tra i vertici di un’azienda di produzione cinese e vari capi e capetti di un’azienda italiana.
Il tutto era online, con gli italiani (me compreso) variamente attrezzati di cuffie e microfoni, mentre i cinesi condividevano uno schermo a parete in una sala riunioni della loro fabbrica.
Un uomo della controparte italiana stava tra i cinesi, con aria visibilmente indispettita già dall’inizio.
La riunione era stata indetta (o “chiamata”, come dicono loro) già da giorni, quindi tutti i partecipanti sapevano della data; non solo, era stata mandata la scaletta con i punti da discutere, senza parlare di tutto il carteggio intercorso in precedenza.
Ebbene il capetto di turno dall’Italia ha esordito subito spruzzando veleno su di una certa particolare faccenda, tra le varie che erano in agenda.
Al che il suo uomo in Cina con calma glaciale lo ha informato che a suo tempo era stato mandato un messaggio con tutti i dettagli. Ecco il perché della sua espressione negativa: evidentemente conosceva il suo pollo e già sapeva cosa aspettarsi.
Tutti quindi hanno dovuto aspettare mentre questo qui davanti a tutti cercava il messaggio sul suo computer, informandoci del procedere dei suoi tentativi con “Ah no non lo trovo”, “Ma a chi l’avete mandato”, “In che data lo avete mandato” e altre esternazioni completamente fuori luogo.
Alla fine dopo avere finalmente trovato il messaggio l’ha dovuto leggere, mentre tutti gli altri si guardavano in faccia fischiettando.
Come si può giustificare qualcuno che pretende di avere voce in capitolo ma non si è tenuto aggiornato sul procedere?
Come è possibile che certa gente si creda in diritto di poter disporre del tempo altrui per fare i propri comodi?
Certo, mi diranno i miei sagaci lettori, ma quando uno è molto impegnato non fa mica in tempo a leggere tutto.
Beh io dico che se è una tua responsabilità e sei tu che devi decidere, se hai voce in capitolo ti senti in diritto di fare la checca isterica ma non sei aggiornato sulla faccenda, allora vuol dire che stai lavorando male.
Con il procedere della riunione poi ad un certo punto questo ha incominciato a saltellare in giro per la stanza lanciando urletti incolleriti. È stato uno dei momenti più imbarazzanti che ricordi.
I cinesi, già notoriamente restii a manifestare emozioni apertamente (e comunque non certo prima di avere tracannato quantità preoccupanti di grappa), non hanno battuto ciglio; forse perché già abituati a certe esternazioni del personaggio, oppure può darsi che avessero deciso in precedenza di mantenere un comportamento dignitoso.
Comunque a giudicare dagli sguardi scambiati di sottecchi penso che l’opinione maturata a riguardo del capetto in questione non fosse troppo lusinghiera.
Ad un certo punto la questione volgeva su di un certo problema tecnico. I cinesi si sono assunti la responsabilità dell’errore.
Nella mia modesta opinione se uno dice “Ho sbagliato, è stata colpa mia”, perlomeno gli si dovrebbe dare atto dell’onestà dimostrata; sicuramente sarebbe inutile rigirare il coltello nella piaga, cercando di ottenere poi che cosa? Un vantaggio tattico? Uun senso di superiorità, di affermazione?
Invece è proprio quello che è successo, con il capetto urlatore che pretendeva di sapere perché fosse stato commesso l’errore, chi avesse sbagliato, come fosse stato possibile sbagliare una cosa tanto semplice; il tutto chiaramente con me in mezzo che dovevo tradurre le sue esternazioni.
Bravo,capetto italiano, bravo. Hai avuto la tua affermazione di identità. Hai affermato il tuo (ridicolo) potere.
Sei stato di qualche utilità? Hai contribuito alla situazione?
Bah, che devo dire. Alla fine l’importante è che paghino, poi se tutta la baracca affondasse nell’ignominia comunque non sarebbero problemi miei.
Però alla fine della fiera… che vergogna

frasario

Ecco qui un utile frasario per viaggiatori in Cina, da stampare e portare sempre con sé.
Si tratta di un pratico elenco di termini che potrebbero essere utili in qualsiasi momento; alla bisogna sarà sufficiente mostrare il foglio e puntare con il dito il termine desiderato.

Andiamo ad inizare:

  • 二百五 (èrbǎiwǔ) letteralmente “duecento cinque”, ma usato per indicare una persona stupida o ignorante, ma anche testarda o spericolata, incosciente
  • 人渣 (rén zhā) letteralmente “spazzatura umana”, usato per indicare una persona cattiva o malvagia
  • 傻瓜 (shǎguā) “sciocco”, usato per indicare una persona ingenua o poco sveglia. Leggermente meno insultante ma comunque negativo il derivato 傻瓜蛋 (shǎguā dàn)
  • 公主 (gōngzhǔ) letteralmente “principessa”, usato per indicare una donna che si comporta in modo arrogante o viziato
  • 呆子 (dāizi) letteralmente “stupido”, usato per indicare una persona lenta a comprendere o che ha difficoltà a capire le cose
  • 妓女 (jìnǚ) letteralmente “donna di piacere”, usato per indicare una prostituta. Come succede spesso nelle varie lingue i sinonimi sono abbondanti: 妓子 (jìzi), 妓院女人 (jìyuàn nǚrén), letteralmente “donna della casa di piacere”, 娼妓 (chāngjì), 小姐 (xiǎojie), letteralmente “signorina”, 拉皮条的 (lā pítiao de) letteralmente “colei che si fa pagare per accompagnare”
  • 婊子养的 (biǎozi yǎng de) letteralmente “cresciuto da una prostituta”, usato per indicare una persona che si comporta in modo spregevole o immorale.
  • 恶棍 (ègùn) letteralmente “malvagio”, usato per indicare una persona cattiva o malvagia
  • 愚蠢 (yúchǔn) letteralmente “sciocco”, usato per indicare una persona poco sveglia o che non capisce le cose
  • 流氓 (liúmáng) letteralmente “teppista”, usato per indicare una persona che si comporta in modo violento o criminale
  • 狗圣 (gǒushèng) letteralmente “santo dei cani”, usato in modo ironico per indicare una persona che si crede superiore o molto importante.
  • 狗屎 (gǒu shǐ) escrementi di cane
  • 狗崽子 (gǒu zǎi zi) figlio di cane
  • 狗日的 (gǒu rì de) maledizione, espressione di disprezzo
  • 狗皇帝 (gǒu huáng dì) tiranno, persona arrogante e autocratica
  • 王八蛋 (wáng bā dàn) letteralmente “figlio di testuggine”, usato come “bastardo” come il derivato 王八羔子 (wáng bā gāo zǐ)
  • 白痴 (bái chī) idiota, persona con una grave deficienza mentale
  • 笨蛋 (bèn dàn) stupido, imbecille. Questo si usa talmente spesso che non è nemmeno più un insulto grave, un po’ come noi diremmo “stupidino”. C’è anche la versione affettuosa, come al solito ottenuta con la ripetizione: 笨笨 (bèn bèn)
  • 绿茶婊 (lǜ chá biǎo) ragazza ipocrita, falsa e calcolatrice
  • 蠢货 (chǔn huò) stupido, idiota
  • 贱人 (jiàn rén) persona spregevole, volgare e indegna
  • 杂碎 (zá suì) persona spregevole e disprezzabile
  • 傻屄 (shǎ bī)letteralmente “stupido orifizio vaginale”, stupido

Novella 25

这是老瞎子最知足的一刻,身上的疲劳和心里的孤静全忘却,不慌不忙地喝几口水,待众人的吵嚷声鼎沸,便把琴弦一阵紧拨,唱到:“今日不把别人唱,单表公子小罗成。

Questo era il momento di massima soddisfazione per l’anziano cieco.

Dimenticando la stanchezza del corpo e la solitudine del cuore, bevendo tranquillamente qualche sorso d’acqua, aspettando che l’agitarsi delle persone raggiungesse l’apice, avrebbe pizzicato qualche corda per poi profferire: “Oggi canterò solo del giovane signore Luo Cheng e di nessun altro”.

  • 知足 (zhī zú) “contentezza, soddisfazione, appagamento”
  • 孤静 (gū jìng) “solitudine”
  • 忘却 (wàng què) “scordare, dimenticare”
  • 不慌不忙 ( bù huāng bù máng) “senza fretta, con comodo”
  • 鼎沸 ( dǐng fèi) “agitazione”, solitamente reiferito al ribollire di acqua sorgiva
  • 罗成 (Luó Chéng), protagonista di una storia popolare

”或者:“茶也喝来烟也吸,唱一回哭倒长城的孟姜女。

Oppure: “Bevendo tè e fumando tabacco, canterò della signora Meng Jiang che a furia di piangere ha fatto crollare Grande Muraglia”

Qui si fa riferimento alla leggenda di Meng Jiangnü, felice sposa di Fan Qiang. Fan Qiang fu rapito dai soldati imperiali e costretto a lavorare alla costruzione della Grande Muraglia.

Meng Jiangnü partì alla sua ricerca e alla fine arrivò al sito della costruzione, dove scoprì che suo marito era morto per la fatica e le condizioni disumane a cui erano sottoposti i lavoratori.

Il corpo del marito era stato gettato nell’intercapedine tra il muro estero e quello interno; la grande muraglia infatti è costituita da due muri con lo spazio interno riempito con terra, pietre e residui vari.

Distrutta dalla notizia, Meng Jiangnü iniziò a piangere disperatamente. La sua tristezza era così intensa che il suo pianto causò un terremoto che fece crollare una parte della muraglia, liberando il corpo di suo marito che era celato all’interno.

Meng Jiangnü raccolse il corpo del marito e lo portò a casa per dargli una degna sepoltura.

”满场立刻鸦雀无声,老瞎子也全心沉到自己所说的书中去。

La platea si azzittiva di colpo, e il vecchio cieco si tuffava nella storia che aveva annunciato.

  • 鸦雀无声 (yā què wú shēng) letteralmente “Corvi e uccelli fanno silenzio”, corrisponde al nostro “Si sarebbe sentita volare una mosca”

他会的老书数不尽。

Egli disponeva di una infinità di storie tra cui scegliere.

  • 数不尽 (shù bù jǐn) “innumerevole, infinito”

qr

Una precisazione: abito abbastanza lontano da Shanghai da non dovremi preoccupare del lockdown, a parte qualche disguido nelle consegne degli acquisti fatti on line.

Pare infatti che la maggior parte della logistica passi da là e ora che da ormai un paio di mesi l’intera città e i suoi venti e passa milioni di abitanti sono bloccati in casa, le conseguenze si fanno sentire.

Ma non voglio parlare di Shanghai: immagino che anche negli angoli più sperduti del mondo la gente incominci ad averne abbastanza di sentire sempre le stesse notizie.

Vorrei invece postare questo:

Ognuno di questi bollini rappresenta un tampone fatto in uno degli infiniti centri sanitari che spuntano come funghi in ogni quartiere della città.

Si arriva, si fa la fila, alla fine c’è un coso montato su un treppiede che dice “Temperatura normale!”; poi un tizio imbardato in una tuta da astronauta organizza il passo successivo in gruppi di dieci, dove al primo viene consegnata un’etichetta adesiva.

Si passa poi al controllo documenti, dove stazionano altri due astronauti. Qui per i cittadini cinesi c’è la macchinetta che con un ‘bip’ legge il 身份证 (Shēnfèn zhèng), il documento di identità. Noi stranierucoli invece dobbiamo recitare nome e cognome, numero di passaporto e di telefono. Inutile dire che ogni volta ci vuole un quarto d’ora prima che il cervello degli astronauti si possa sintonizzare sulle 26 lettere dell’alfabeto.

Superato questo primo ostacolo si avanza verso altri due astronauti, uno dei quali viene chiamato “dottore”: a lui (o lei) va consegnata l’etichetta di cui sopra. Questa viene usata per contrassegnare la provetta che conterrà le bave di tutti e dieci gli appartenenti al gruppo.

In questo modo si fa un controllo solo ogni dieci persone; se salta fuori qualcosa allora tutti e dieci verranno richiamati ad un secondo controllo per stanare il positivo e spedirlo immantinente in qualche centro di detenzione quarantena.

Notare quanto si siano sforzati di rendere il tutto un gioco piacevole, con tanto di animaletti danzanti.

Il mio preferito è quello dell’omino che ha il bunny suit con scritto 必胜 (bì shèng) “dobbiamo vincere”, non è un amore? Viene voglia di dargli fuoco con il lanciafiamme.

Fino a poco tempo fa la collezione dei bollini andava mostrata ai poveretti che sono stati dislocati all’ingresso di qualsiasi posto aperto al pubblico, come prova di essere un bravo cittadino.

Anche il più grullo dei grulli si sarebbe accorto che il sistema però presenta qualche falla, in primis la possibilità di prestare i bollini a chiunque, in secundis la mancanza di data sul bollino stesso, il che unito al fatto che ogni città e distretto se ne era fatti di propri rendeva impossibile un effettivo controllo.

Ecco allora che da qualche settimana i risultati di tutta la manfrina si vedono sulla app del green code, che in realtà è un miniprogram di 微信 (Wēixìn) (wechat), l’onnipresente programma di IM che TUTTI i cinesi hanno sul telefono.

Il suddetto miniprogram esiste dal Febbraio 2020, questa è la schermata iniziale:

Lo scudo dorato significa che si ha completato il ciclo dei vaccini (io ne ho fatti 3, per la cronaca).

All’interno c’è un comando per fare apparire il famoso green code:

Si noti che alla voce 核酸测试 (hésuān cèshì) “Test dell’acido nucleico” ci sono due numeri cerchiati in azzurro: 48h significa che è stato effettuato un test con esito negativo entro le ultime 48 ore. 7d significa che è stato fatto negli ultimi 7 giorni.

Questi due pallini diventano gialli quando i termini scadono, cioè dopo 48 ore il primo e dopo 7 giorni il secondo.

Quando si va in giro da qualche parte in base all’umore dell’incaricato di turno può venire richiesto di mostrare questa schermata.

Sempre in base all’umore del tizio può capitare di dover mostrare anche l’elenco dei tamponi effettuati:

In base a fattori non ancora ben definiti dalla scienza umana, in alternativa, oppure in aggiunta, in certi posti chiedono anche un altro miniprogram:

Ma non è finita! Ce n’è un terzo che risulta dallo scan di un QR code esposto all’ingresso, che può o meno venire richiesto in base a fattori ancora non ben identificati:

Con questo concludo, felice green pass a tutti!

risveglio

Un brusco risveglio ha scosso i nostri fratelli cinesi dopo i bagordi del capodanno.

Il primo giorno del nuovo anno, quelo della tigre, si è giocata la partita Cina-Vietnam per la classificazione ai mondiali di calcio.

Ebbene la Cina ha ripostato una solenne batosta, che comporta l’eliminazione dal torneo. (È la prima squadra ad essere definitivamente eliminata)

I media cinesi sono imbufaliti e ci hanno regalato i migliori articoli mai letti a memoria d’uomo, tra cui questo di cui vado a dare una improvvisata e libera traduzione:

名嘴怒斥国足:还敢回来吗?越南队把中国足球的脸打得啪啪响

Il commentatore rimprovera il calcio cinese: “Non avete il coraggio di tornare, eh? I vietnamiti ci hanno preso a schiaffoni”

国足在12强赛中迎来了关键争夺,这就是与越南队的第2回合较量,虽然双方首回合比赛中,国足曾险胜对手,但是比赛过程却并不轻松。

La nazionale di calcio cinese ha giocato una partita chiave nelle classificazioni, il secondo turno contro la squadra del Vietnam; sebbene al primo turno la nazionale cinese avesse sconfitto di poco l’avversario, la partita non è stata tuttavia facile.

而本场比赛,由于正值大年初一,外界也对比赛更加关注。

Questa partita è stata giocata nel primo giorno del nuovo anno, e all’estero si sta seguendo questo sport sempre di più.

(Tanto per sottolineare l’importanza dell’evento, N.d.T.)

最终,李霄鹏执教的球队1比3输给了越南队,创造了中国足球又一耻辱历史。

Alla fine la squadra allenata da Li Xiaopeng ha perso 1-3 contro la squadra del Vietnam, creando un’altra vergognoso episodio nella storia del calcio cinese.

(Li Xiaopeng ha dato le sue scuse per l’accaduto)

而在比赛过程中,名嘴解说苏东更是一度激烈怒斥中国足球!

Durante la partita il famoso commentatore Su Dong ha persino denunciato ferocemente il calcio cinese!

众所周知,这场比赛前,越南队主教练和球员都曾表示,希望大年初一必须拿下中国队,结束越南队12强赛7轮全败的尴尬纪录。

Come tutti sappiamo prima di questa partita l’allenatore e i giocatori della squadra vietnamita hanno espresso la speranza che la squadra prevalesse sulla squadra cinese il primo giorno del nuovo anno, ponendo fine all’imbarazzante record di sette sconfitte nel corso delle classificazioni.

然而,赛前几乎很少有中国球迷相信,国足真的会输给越南队,毕竟在很多人看来,国足的纸面实力还是远强于越南队,对手赛前的豪言或许也只是一种虚张声势。

Tuttavia, prima della partita, pochi tifosi cinesi credevano che la nazionale di calcio avrebbe davvero perso contro la squadra vietnamita; dopotutto secondo molti la nazionale sulla carta è molto più forte del Vietnamita, e il la retorica pre-partita dell’avversario avrebbe potuto essere solo un bluff.

只是谁也没有想到,越南队确实创造了“奇迹”!

Ma nessuno pensava che la squadra vietnamita poteva fare il “miracolo”!

Seguono descrizioni di momenti salienti della partita.

而此时当场比赛的知名解说苏东在看到国足3球落后的局面当场怒斥,直言越南队的这脚世界波把中国足球的脸打得啪啪响!

In questo momento Su Dong, il noto commentatore, visto che la nazionale di calcio era in svantaggio di 3 gol ha rimproverato la squadra cinese e ha detto senza mezzi termini che la squadra vietnamita ha preso i cinesi a schiaffoni!

而苏东随后还激动地质问:中国队还能回来吗?中国队还敢回来吗?

Su Dong poi eccitato ha detto: “La squadra cinese può tornare? La squadra cinese oserà tornare?”

大年初一越南队由猫变虎,而中国队则被打得由虎变猫!

Il primo giorno del nuovo anno, la squadra vietnamita è passata da gatto a tigre, mentre la squadra cinese è passata da tigre a gatto!

足以看出苏东失望的心情!

La delusione di Su Dong era evidente!

这是中国足球历史上第1次输给越南队,这是中国足球历史上的奇耻大辱,名嘴苏东表示,中国足球这场比赛已经输得体无完肤,而所有人都见证了这个耻辱的历史!

“Questa è la prima volta nella storia del calcio cinese che abbiamo perso contro il Vietnam; questa è una grande umiliazione nella storia del calcio cinese”, dice Su Dong: “Questa partita è stata una completa disfatta, tutti hanno assistito a questa umiliazione!”

不得不说,国足必须从这一刻开始清醒,中国足球的道路走错了,要知道,上一届12强赛国足还能战胜韩国队,而这一届国足却连越南队都踢不过,这4年到底走了多少弯路?

Non ci si può trattenere dal dire che il calcio cinese deve darsi una svegliata, la strada del calcio cinese è tutta storta; bisogna sapere che nelle precedenti classificazioni la nazionale cinese è stata in grado di battere la squadra coreana, ma questa volta contro i vietnamiti non c’è proprio stata partita, quante scelte sbagliate sono state fatte negli ultimi 4 anni?

Caro Su Dong, cari fratelli cinesi, dai su con la vita! Dopotutto è solo un gioco, non è il caso di prendersela così tanto!

Novella 23

L’elenco delle puntate precedenti sta nella pagina delle serie.

老瞎子这才动子动,抓起自己的琴来摇了摇,叠好的纸片碰在蛇皮上发出细微的响声,那张药方就在琴槽里。

Il vecchio si mosse, afferrò il suo violino e lo scosse. Una pallottola di carta ripegata sbattè contro la pelle di serpente con un debole suono. La formula era nella cassa del violino.

  • Il “violino” di cui si parla è lo 二胡 (èrhú) “erhu”, la cui cassa armonica è fatta con pelle di serpente (pitone, per la precisione).

“师父,这儿不是野羊岭吗?”小瞎子问。老瞎子没搭理他,听出这小子又不安稳了。

“Maestro, qui non siamo a Yeyangling?” chiese il ragazzo. Il vecchio lo ignorò, avvertendo che il ragazzo era di nuovo irrequieto.

“前头就是野羊坳,是不是,师父?”

“Qui avanti è Yeyang’Ao, vero, maestro?”

“小子,过来给我擦擦背。”老瞎子说,把弓一样的脊背弯给他。

“Ragazzo, vieni ad asciugarmi la schiena.” Disse il vecchio, piegando la schiena come un arco.

“是不是野羊坳,师父 ?”

“È Yeyang’Ao, Maestro?”

“是!干什么?你别又闹猫似的。”

“Sì! E allora? Non fare ancora il gatto in calore.”

小瞎子的心扑通扑通跳,老老实实给师父擦背。老瞎子觉出他擦得很有劲。

Il cuore del ragazzo batteva forte. Si adoperò per strofinare con cura la schiena del maestro. Il vecchio sentiva quanto stesse strofinando vigorosamente.

  • In cinese il cuore non “batte” ma bensì “salta”: (tiào)

“野羊坳怎么了?你别又叫驴似的会闻味儿。”

“Cos’ha Yeyang’Ao? Non fare ancora come un asino in fregola.”

小瞎子心虚,不吭声,不让自己显出兴奋。

Il ragazzo aveva la coscienza sporca; non disse niente, e si sforzò di non mostrare alcuna eccitazione.

“又想什么呢?别当我不知道你这心思。”

“Cosa pensi? Non dare per scontato che io non sappia cosa pensi.”

“又怎么了,我?”

“Che c’è ancora, sempre a me?”

“怎么了你?上回你在这儿疯得不够?那妮子是什么好货!”老瞎子心想,也许不该再带他到野羊坳来。

“Cos’hai? Non hai fatto abbastanza il pazzo qui l’ultima volta? Che sarà mai quella ragazzina!” pensò il vecchio, forse non dovevo portarlo ancora Yeyang’Ao.

可是野羊坳来。

Ma ormai ci siamo, a Yeyang’Ao.

可是野羊坳是个大村子,年年在这儿生意都好,能说上半个多月。

Comunque Yeyang’Ao è un grande villaggio, ogni anno gli affari qui vanno bene, si possono raccontare storie per un paio di settimane, anche più.

老瞎子恨不能立刻弹断最后几根琴弦。

Il vecchio non sopportava di non poter spezzare subito le ultime corde.

小瞎子嘴上嘟嘟囔囔的心却飘飘的,想着野羊坳里那个尖声细气的小妮子。

I pensieri borbottanti sulla bocca del ragazzo svolazzarono, pensando alla voce stridula della piccola ragazzina di Yeyang’Ao.

“听我一句话,不害你。”老瞎子说,“那号事靠不住。”

“Ascolta un po’, non può farti male” disse il vecchio, “Questa faccenda non sta in piedi.”

autisti

I miei lettori avranno ormai capito che guidare in Cina è un’attività che richiede molte qualità tra cui riflessi fulminei, capacità di improvvisazione, arroganza e last but not least, una montagna anzi un pianeta, una galassia di pazienza.
Tanto per aggiungere benzina al fuoco, ecco di seguito una utile guida per catalogare i personaggi incontrati per strada, nel caso qualcuno voglia comentarsi con lo asshole watching.

Balla con i bradipi

Questo va a 25 all’ora, no matter what.
Sole, vento, salita, discesa: 25 kmh. Coda, strada libera, vicolo di montagna: 25 kmh.
Il tipico rappresentante di questa categoria è un uomo di mezz’età che guida dei macchinoni solitamente tirati a lucido, con lo sguardo corrucciato fisso davanti a sé, senza mai guardare a destra o a sinistra.
Si risveglia solamente quanto qualcuno tenta di sorpassarlo, al che egli scatta come un giaguaro mandando il motore a diecimila giri pur di non farsi superare.
Dopodiché riprende l’atteggiamento abituale.
Pericolosità: minima
Fastidio: elevato

Freccia solenne

Questa sottospecie decide di mettere la freccia all’inizio del percorso e ce la tiene poi per sempre.
A volte cambia la direzione della freccia, passando dalla destra alla sinistra e viceversa.
Determinante per il riconoscimento della categoria, la posizione della freccia non ha mai nessuna relazione con la direzione presa dal veicolo.
Non si conoscono i motivi di questo comportamento.
Qualche studioso ha avanzato l’ipotesi che si tratti di un segno di riconoscimento tribale.
Altri propendono per una scarsa comprensione delle finalità del dispositivo, che viene considerato dal soggetto alla stregua di una lucina di Natale.
Pericolosità: minima
Fastidio: scarso

Sonik the Hog

Questo è uno dei personaggi più giulivi e allegri tutta la compagine.
Tipicamente dotato di un SUV nuovo fiammante, egli manifesta tutta la soddisfazione derivante dal recente acquisto guidando in mezzo al traffico come se fosse l’unico essere umano sulla faccia della terra.
Al suo cervello non arrivano immagini comportanti la presenza di altri veicoli: egli percepisce solamente gli spazi tra di essi.
È lì che egli si butta a corpo morto, infilandosi in tutti i pertugi e fessure tra una macchina e l’altra.
Non gli importa se qualcun altro stia facendo un sorpasso, stia accostando a destra, sia valoce o lento. Egli si butta dove vede uno spiraglio, felice, ridente, spensierato.
Giudicando dall’espressione del volto, qualche pensiero lo sfiora quando lo si vede fermo in mezzo alla strada con il telefono in mano, guardando sconsolato il suo potente veicolo malamente schiacciato dopo qualche tamponamento.
In questi casi è lecito sporgersi dal finestrino e fare gestacci.
Pericolosità: elevata
Fastidio: stellare

Toro sdraiato
Questo è pericolosissimo ma fortunatamente è piuttosto raro.
Si incontra su strade di grande percorrenza a più corsie, dove improvvisamente e sanza alcun motivo apparente decide di fermarsi in mezzo alla strada.
Generalmente si trova da solo in macchina, con o senza doppie frecce, ed è contraddistinto da uno dei due comportamenti tipici della specie:

  1. Guarda imbambolato il proprio telefono
  2. Si guarda attorno come se non capisse come abbia fatto a capitare lì

La sua pericolosità è mitigata in parte dal fatto che in ogni caso il suo apparire è annunciato con largo anticipo dai furiosi strombazzamenti degli autisti che hanno la sventura di incontrarlo sulla loro strada (e nei casi peggiori, anche dal rumore di lamiere contorte).
Pericolosità: massima
Fastidio: fuori scala

Lo stoico parcheggiatore
Il parcheggiatore stoico nelle sue convinzioni è saldo come una roccia.
Che si manifesti in un panzone con chiavi alla cintola e maglietta arrotolata oppure in una ragazzina ventenne con i capelli blu, il parcheggiatore stoico è convinto di essere solo al mondo, alla stregua del precedente.
Non si sa se nella sua mente esso veda il mondo svuotato da altri occupanti, oppure se ritenga la propria persona l’unica di cui tenere conto.
Fattostà che niente lo ferma quando deve fermare il suo veicolo.
Ad esso le strisce per terra appaiono come festive decorazioni; i segnali di divieto, come giocosi personaggi dei cartoni animati; le altre macchine, come evanescenti fantasmi.
Eccolo catturato in un ambizioso scatto che sono convinto mi farà meritare almeno una nomination al prossimo Pulitzer:

4
Un esemplare allo stato brado

massaggi

Questa è una storia di seconda mano che mi è stata raccontata dall’amico a cui era capitata anni fa.
La riporto perché mi è capitato di raccontarla in questi giorni.
Il protagonista è l’ingegner P., che aveva trascorso un sacco di tempo in Malesia per lavoro. Si parla di anni ed anni di trasferte per costruire e collaudare impianti industriali.
Con il passare del tempo era diventato amico di un imprenditore malese con il quale aveva lavorato spesso, chiamiamolo Mr. I.
I due ne avevano passate assieme di cotte e di crude, finendo per sviluppare un’amicizia fraterna.
Siccome Mr. I. abitava da solo in una casa enorme l’ingegner P. era spesso invitato a trascorrere la notte nella stanza degli ospiti; alla fine la cosa era diveentata talmente regolare che il P. non andava nemmeno più in albergo e per la durata delle trasferte abitava fisso da Mr. I.
Accadde che Mr. I. dovette assentarsi per qualche giorno.
Chiamò quindi il P.: «Senti, ho chiesto ad una massaggiatrice di venire stasera a casa perché soffro di mal di schiena, ma io non posso esserci perché ho un affare urgente da sbrigare e devo uscire subito. L’ho già pagata; quando lei arriva, il massaggio fattelo fare tu”.
Quella sera il P. a casa da solo sentì suonare il campanello, e alla porta trovò una simpatica signorina malese: evidentemente era la massaggiatrice.
Spiegandosi a gesti, le fece capire di essere proprio lui il destinatario del massaggio.
Lei capì e lo fece sistemare, per poi somministrargli il massaggio; a detta del P. si trattò di un trattamento paradisiaco, e io già so che le malelingue si precipiteranno su facili illazioni a base di strozzacappone e happy ending, ma posso assicurare che il P. non è il tipo da lasciarsi andare a simili bassezze.
Finito il *normale* massaggio alla schiena, la massaggiatrice salutò e se ne tornò a casa.
Passò del tempo, il P. continuava a fare avanti e indietro tra l’Italia e la Malesia, sempre frequentando Mr. I.
Un giorno questo Mr. I se ne andò per i fatti suoi lasciando il P. solo nella sua grande casa, senza lasciare detto niente; una cosa normale visto che ognuno comunque faceva la sua vita, non è che andassero sempre a braccetto.
Quella sera ancora una volta suonò il campanello, e ancora una volta alla porta si presentò una simpatica signorina malese che tentò di dire qualcosa, ma il P. non capiva la lingua; la signorina poi non conosceva l’inglese.
Dopo qualche infruttifera pantomima l’ingegnere decise di farla accomodare, aspettandosi che Mr. I. tornasse entro breve.
Quelli erano tempi precedenti all’arrivo della telefonia mobile, e in mancanza di un mezzo per raggiungere l’amico non c’era effettivamente niente altro da fare.
Il tempo passava, e il P. ad un certo punto decise che era ormai troppo tardi per sperare in un ritorno di Mr. I.
Inutile lasciarsi sfuggire un’occasione del genere; decise quindi di approfittare del massaggio come la volta precedente.
La signorina all’inizio era riluttante ma lui fece del suo meglio per spiegare con ricche pantomime che non era il caso di preoccuparsi, che Mr. I. era un caro amico, che avevano fatto così anche l’altra volta, e così via.
Alla fine la signorina cedette e gli fece il massaggio; dopodiché se ne andò via.
Al ritorno di Mr. I., il P. gli disse: “Guarda, è venuta la massaggiatrice ma non era brava come quella dell’altra volta. Non mi ha lasciato molto soddisfatto.”
Mr. I. rispose: “Per forza, quella era il tecnico della compagnia tei telefoni, era venuta per controllare il collegamento a internet!”

golden week

Oggi 10 Maggio 2021 si ritorna in ufficio dopo un risicato weekend composto dalla sola Domenica, i.e. Sabato 9 era giorno lavorativo in tutta la Cina.
Ohibò, come mai un giorno solo?
Come esposto in precedenza, è usanza dell’Impero concedere ai suoi amati sudditi il privilegio di godere delle festività nazionali anche più a lungo di quanto sarebbe dovuto.
Per esempio: la recentemente trascorsa festività del 劳动节 (Láodòng jié) “festa dei lavoratori” in base al calendario ufficiale è una festività di un giorno, che quest’anno miracolosamente cade di lunedì e quindi diventava di giorni 3, e cioé 1-2-3 Maggio.
Invece si sono aggiunti anche i giorni 4 e 5, per un totale di ben 5 giorni consecutivi di riposo.
Non è che i giorni in più siano piovuti dal cielo: si tratta di Sabato 9, di cui sopra, che è stato scambiato di posto con il 4 Maggio.
Domenica 25 ha subito lo stesso tristo destino andando a finire sul 5 maggio.
Succede che alla fine di ogni anno solare il solerte governo centrale emette un calendario di aggiustamenti ai giorni di riposo che precedono o seguono le date ufficiali, in modo da allungare il periodo di riposo.
Per esempio, questo doveva essere il calendario senza aggiustamenti, con dei normali wekend di due giorni e un giorno in più in occasione del Primo Maggio:

Aprile

Lu
Ma
Me
Gi
Ve
Sa
Do

19
20
21
22
23
24
25

26
27
28
29
30

Maggio

 
 
 
 
 
1
2

3
4
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9

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Questo invece dopo gli aggiustamenti:

Aprile

Lu
Ma
Me
Gi
Ve
Sa
Do

19
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Maggio

 
 
 
 
 
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Come si evince dal pregevole calendario qui sopra, dal 25 al 30 Aprile si lavora per 6 giorni di fila, poi ci si stramazza sul divano per 5 giorni, poi altri tre giorni di lavoro seguiti da un solo giorno di riposo cioè il 9 Maggio, e infine si torna alla solita routine di sempre.
In seguito a rigorosi esperimenti scientifici posso affermare senza tema di smentita che un solo giorno di riposo non serve a una beata fava di niente.
Quelli che devono fare viaggi della speranza per tornare a casa e che non ce l’avrebbero fatta in soli tre giorni hanno tutto il mio rispetto, ma avrei preferito mantenere i normali weekend, per poi spararmene uno di tre giorni.
in effetti la mossa tattica sarebbe stata chiedere ferie per il 6-7-8, ma avrei rischiato di dimenticarmi tutte le password e non essere riconosciuto dai colleghi al mio ritorno.