traffico

Bene, un mesetto fa ho fatto la patente cinese e mi sono comperato una macchina.
È giunta ormai l’ora di esprimere le mie prime impressioni sul traffico cinese.
Cercherò di essere schematico.


strada cinese


La prima regola (o principio generale, è lo stesso) è che le regole del traffico esistono, ma sono per così dire degli “amichevoli consigli”. Tutti sappiamo che la vita reale è molto complicata per cui non è possibile stilare un sistema di regole che comprenda tutti i casi possibili, per cui ognuno deve fare del suo meglio ed improvvisare al momento.
La seconda regola è che ognuno fa finta che tutti gli altri non esistano, a meno che ci sia il pericolo di danneggiare il proprio veicolo. A quel punto si simula indifferenza e si fa una manovra evasiva facendo finta che quello fosse il proprio intento dall’inizio. Esempio: sto andando tranquillo per la mia strada. Improvvisamente arriva uno contromano. Se nessuno dei due si sposta, faremo un frontale. Allora in base alla seconda regola, potrei mettere la freccia a destra e fermarmi a chiedere un’informazione ad un passante aspettando che l’altro pazzo continui i suoi propositi suicidi coinvolgendo qualcun altro. Oppure potrei fingere un guasto al motore, fermarmi, aprire il cofano e scendere a guardare il motore grattandomi la testa. Passato il pericolo, risalirei in macchina e continuerei per la mia strada. L’importante è evitare il contatto visivo con l’avversario.
Terza regola: il traffico su di una strada cinese è organizzato su svariati livelli indipendenti.
Un esempio è il traffico diciamo “tollerato”.
Mi spiego: in generale, meglio tenersi alla larga dalla parte destra della carreggiata: quella è riservata a biciclette, scooter, carretti, moto, motorette, famiglie a piedi, tricicli, tuk-tuk, carriole &c. La suddetta parte destra della carreggiata è un universo a parte, nel senso che non valgono le comuni regole della strada e nemmeno il più basilare buon senso. In pratica si può fare quello che si vuole, cioè andare contromano, fare inversione senza guardare, fermarsi a bilanciare meglio il carico del proprio veicolo, improvvisare bancarelle o vendere arrosticini.
Quindi per chi va in macchina, la scelta migliore è restare il più vicino possibile alla linea di mezzaria.
Se si vuole sorpassare, si aspetta un momento quando sulla destra c’è spazio e si sorpassa sulla destra. Non è uno scherzo: il sorpasso sulla destra è la cosa più normale che esista su una strada cinese.
Regola 4, la dimensione del veicolo dà diritto di precedenza.
Questo comporta la definizione di un ulteriore livello del traffico, dominato da camion e autobus. Essi procedono senza minimamente curarsi di chiunque altro eccetto altri veicoli di dimensione paragonabile.
L’autobus resta uno dei mezzi di trasporto più gettonati in Cina, e qui mi inginocchio e ringrazio tutti i santi, perché se tutti andassero in macchina sarebbe veramente la fine.
La più diretta conseguenza comunque è che il numero dei suddetti automezzi è astronomico, e altrettanto lo è il numero delle fermate, regolarmente strapiene di gente che avanza fino in mezzo alla strada per vedere se finalmente arriva l’autobus della linea giusta.
Praticamente è impossibile fare 50 metri in città senza dover schivare un pullman che si sta fermando oppure partendo. Alle fermate più popolari, ci sono quattro o cinque pullman che in teoria dovrebbero aspettare in fila il proprio turno per fermarsi nel posto giusto, ma invece si accavallano uno sull’altro creando una barriera impenetrabile di lamiere e gente che si infila dovunque correndo per arrivare alla porta. Nota: per “gente” si immagini una variopinta compagine di adulti, anziani, bambini, neonati, donne incinte e insomma ci siamo capiti, tutti con borse, gerle, sacchi, animali vivi eccetera.
Un discorso a parte poi meritano i taxi.
In tutte le nazioni del mondo i tassisti sono noti per lo stile di guida un po’ originale.
Qui in Cina il tassista è esasperato dalle condizioni del traffico e quindi viaggia nelle fessure tra un veicolo e l’altro, totalmente incurante (alcuni dicono ignaro) di qualsiasi regola, ufficiale o meno.
Si può immaginare il taxi cinese come un proiettile impazzito che rimbalza da una parte all’altra della strada.
Nota bene: qui ci riferisce alla guida in città. In aperta campagna le cose sono ben differenti.
Quindi riassumendo: una volta apprese le regole ufficiali del traffico, ed essersi familiarizzati con le regole non ufficiali, non resta che partire lieti e giocondi verso nuove avventure! Buona guida!

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