Novella 24

“什么事?”

«Che c’è?»

“少跟我贫嘴。你明白我说的什么事。”

«Ma piantala. Lo sai benissimo di cosa sto parlando.»

  • 贫嘴 (Pínzuǐ) “loquace”

“我就没听您说过,什么事靠得住。”小瞎子又偷偷地笑。

«Non ti ho mai sentito parlarne prima, niente di concreto.» Il ragazzo si concesse un segreto sorriso.

  • 靠得住 (kàodézhù) “affidabile”, come 可靠

老瞎子没理他,骨头一样的眼珠又对着苍天。那儿,太阳正变成一汪血。

Il vecchio lo ignorò, mentre nuovamente volgeva al cielo i suoi occhi simili a ossa. Lassù, il sole si stava trasformando in una polla di sangue.

  • (lǐ) significa un sacco di cose e viene usato qui nell’accezione 不理+oggetto (Bù lǐ) che significa “Ignorare, non dare peso a”

两面脊背和山是一样的黄褐色。

Entrambi i lati della schiena e la montagna erano dello stesso colore giallo ocra.

一座已经老了,嶙峋瘦骨象是山根下裸露的基石。

Un vecchio e rugoso elefante fa da nudo basamento tra le radici della montagna.

  • 嶙峋 (línxún ) “rugoso”
  • 瘦骨 (shòu gǔ ) “magrissimo”
  • (xiàng ) “elefante”
  • 裸露 (luǒlù ) “scoperto, esposto, messo a nudo”
  • 基石 (jīshí) “fondamenta, pietra angolare”

另一座正年青。老瞎子七十岁,小瞎子才十七。

L’altro era giovane. Il vecchio aveva settant’anni, il giovane diciassette.

小瞎子十四岁上父亲把他送到老瞎子这儿来,这是让他学说书,这辈子好有个本事,将来可以独自在世上活下去。

Quando il ragazzo aveva 14 anni il padre lo mandò dal vecchio per imparare a fare il cantastorie, in modo che avesse un mestiere, un modo per cavarsela una volta solo al mondo.

老瞎子说书已经说了五十多年。

Il vecchio aveva fatto il cantastorie per più di cinquant’anni.

这一片偏僻荒凉的大山里的人们都知道他:头发一天天变白,背一天天变驼,年年月月背一三弦琴满世界走,逢上有愿出钱的地方就动琴弦唱一晚上,给寂寞的山村带来欢乐。

Tra queste desolate montagne la gente lo conosce bene: capelli sempre più bianchi di giorno in giorno, schiena sempre più ingobbita fino a sembrare quella di un cammello, anno dopo anno, mese dopo mese a portare il suo violino in giro per il mondo; dovunque ci sia pubblico pagante lui farà cantare il suo violino tutta la notte, portando gioia agli sperduti villaggi di montagna.

开头常是这么几句:“自从盘古分天地,三皇五帝到如今,有道君王害黎民。

La sua introduzione è sempre uugale: “Fin da quando Pangu ha diviso il mondo, dall’era dei tre sovrani e dei cinque imperatori fino ad oggi, c’è stato un re che ha danneggiato il popolo.

  • 盘古分天地 (Pángǔ fēn tiāndì) spesso 盘古开天 (Pángǔ kāi tiān) “Pangu divide cielo e terra”: uno dei miti cinesi della creazione, nel quale il gigante Pangu porta ordine nell’universo primordiale caotico separando il cielo dalla terra con un colpo della sua ascia.
  • 三皇五帝 (sān huáng wǔ dì) “tre sovrani e cinque imperatori”: i leggendari sovrani dei tempi più remoti, sineddoche per indicare i tempi antichi.
  • 黎民 (límín) “il popolino, il popolo comune”

轻轻弹响三弦琴,慢慢稍停把歌论,歌有三千七百本,不知哪本动人心。”

Si sfiora il violino, ci si ferma a discutere delle storie, ce ne sono 3.700 e non so quale ti potrà toccare il cuore.”

于是听书的众人喊起来,老的要听董永卖身葬父,小的要听武二郎夜走蜈蚣岭,女人们想听秦得莲。

Qui gli spettatori iniziavano a gridare: quelli anziani volevano sentire la storia di Dong Yong che vendeva il corpo per seppellire suo padre, quelli giovani volevano sentire Wu Erlang andare di notte sulla cresta del Centopiedi, e le donne volevano sentire di Qin Delian.

  • 董永卖身葬父 (Dǒng yǒng màishēn zàng fù) La storia di Dong Yong, un giovane che perse la madre e successivamente anche il padre. Dong Yong vendette il suo corpo a una ricca famiglia come schiavo in cambio delle spese del funerale.
  • 武二郎夜走蜈蚣岭 (Wǔ èrláng yè zǒu wúgōng lǐng): famoso episodio del classico 水浒传 (Shuǐhǔ zhuàn) “I Briganti della palude”
  • 秦得莲 (Qín Délián): la protagonista di un nota (e lacrimevole) romanzo d’amore ambientato ai tempi della dinastia Song settentrionale

How to f**k the white monkey for fun & profit 101: case study #3

Questo è un classicone, l’ho visto con i miei occhi già parecchie volte.
Ne avevo già parlato di sfuggita in un altro post, ma qui vorrei dare qualche dettaglio in più.
Per immedesimarci meglio un questo scenario mi inventerò un tipico imprenditore italiano, che chiamerò Mr. Brambilla.
Mr. Corrado Brambilla è fondatore e principale azionista della ditta Cobram (COrrado BRAMbilla, geniale, me lo dico da solo), che supporremo produrre accessori per la casa.
Il nostro eroe una notte di mezza estate fa un bel sogno, e la mattina dopo raduna tutti gli stagisti, co.co.co, consulenti e schiavi vari della sua fabbrichetta (accento da milanese imbruttito) perché ha deciso che vuole “Andare in Cina”.
Mr. Brambilla è ben conscio delle difficoltà, essendosi ampiamente consultato con i soci dell’associazione industriali, i quali hanno fatto a gara nell’esporre i propri successi nella Terra di Mezzo.
Tuttavia, avendo i braccini corti corti che praticamente le mani gli escono dalle ascelle, non intende investire più di tanto del suo prezioso capitale, figuriamoci, con tutta la fatica che ha fatto ad accumularlo a suon di dichiarazioni fasulle, frodi, sfruttamento dei dipendenti e bassezze varie.
D’altronde l’occasione è troppo ghiotta: davanti a sé tutto assume una consistenza evanescente e sembra svanire nel nulla, mentre campeggia un enorme striscione con scritto “Il mercato più grande del mondo“, e questo striscione gli blocca la vista, non riesce a vedere niente altro.
Probabilmente lo striscione gli entra anche nelle orecchie, perché il nostro imprenditore è sordo a qualsiasi obiezione.
A nulla valgono le caute proteste dei suoi sottoposti, che continuano ad annoiarlo con propositi senza senso quali costose ricerche di mercato, noiosi piani di fattibilità, addirittura fogli Excel pieni delle detestate pivot table, come se non lo sapessero che a lui che si è fatto da solo senza tutte queste stramberie elettroniche certe cose danno proprio fastidio.
Egli incede imperioso sulla moquette grigia degli uffici, attraversando i corridoi come come un treno imbizzarrito, come un cavallo deragliato, e niente potrà distoglierlo dal suo proposito e da tutti i soldoni che stanno per piovergli in tasca.
Aggiungiamo che l’idea di mandare i suoi schiavetti all’altro capo del mondo a farsi le vacanze pagata a sue spese gli fa venire l’itterizia, perché si sa che appena un sottoposto esce dal suo cubicolo gli vengono idee strane tipo la trasferta pagata o (che il Cielo me ne scampi e sgombri!) l’aumento.
Ecco la soluzione, ecco il genio che ha distinto il Brambilla da tutti gli altri e lo ha fatto diventare un imprenditore: andrà lui stesso ad una fiera del settore, e lì cercherà un agente.
È l’uovo di Colombo! Costo risibile, tanto si sa che i cinesi lavorano per un tozzo di pane; ampi margini assicurati, perché si sa che in Cina il design italiano va di moda.
Detto fatto, il Brambilla si precipita in Cina. Il suo acume viene presto premiato, e presto una fila di aspiranti agenti fa la fila davanti a lui.
Resta solo da scegliere quello che pretende lo stipendio più basso. L’agente prescelto sarà chiamato Mr. W.
Al suo ritorno nel Bel Paese il Brambilla si frega le mani soddisfatto: questo sì che è un colpo gobbo! Mr. W è veramente disposto a lavorare per un tozzo di pane!
Passa un po’ di tempo. Il solerte Mr. W mette su un ufficetto in qualche posto in Cina e organizza una spedizione dalla casa madre, aiutato dai sottoposti italiani.
E poi un’altra! Ma quanto è bravo questo Mr. W! Magari i sottoposti italiani fossero tutti così, pensa il Bramby mentre si guarda attorno sconsolato…
A fine trimestre il Brambilla freme dall’eccitazione mentre ordina di calcolare i lauti guadagni realizzati in Cina. Con mani tremanti si accinge a leggere l’ultima cifra in basso al foglio stampato di fresco.
Ma cos’è ‘sta roba? C’è stato un errore! Preparare le ghigliottine, qui rotoleranno delle teste!
Ma di errore non si tratta. Non di un errore di calcolo, almeno. Sta di fatto che i tanto fantasticati margini non sono enormi come si credeva, anzi non sono nemmeno accettabili, diciamoci pure che sono risibili!
Come è possibile? Si chiami subito quel traditore di Mr. W. per una esauriente spiegazione!
Mr. W., poveretto, accampa scuse dopotutto plausibili: i prodotti sono nuovi, è difficile piazzarli, c’è tanta concorrenza, bisogna abituare la gente al prodotto, eccetera, eccetera.
Vabbè, mugugna il Brambilla, intanto le vendite ci sono… è già un inizio, non può che migliorare.
E magari la situazione migliora, certo. Ogni tanto una vendita andata a buon fine fa palpitare il Brambillesco corazon, e intanto le spedizioni proseguono con ritmo stabile e serrato.
Quello che il Brambilla non immagina è che la maggior parte delle vendite sono effettuate per pochi soldi ad una o più società fittizie di proprietà di Mr. W e dei suoi familiari.
Le vendite con i margini alti non sono che dei contentini che l’astuto Mr. W. ogni tanto elargisce al nostro imprenditore solo per convincerlo a continuare la commedia.
Intanto i margini rimangono nelle capaci tasche dell’agente, e se il mercato risponde bene ci sarà tempo per mettere su una fabbrichetta e produrre accessori identici a quelli Brambilleschi, con tanto di marchi e certificati di garanzia.
Finché la cosa va avanti lasciamola andare, è la filosofia di Mr. W.
Cosa succederà quando e se il Bramb si accorgerà dell’inganno?
Mr. W. non ci pensa nemmeno. Per intanto si fanno soldoni, si acquista notorietà ed esperienza, si allacciano preziosi contatti, insomma ci si fa un nome di tutto rispetto.
E poi quel che sarà sarà, alla peggio andrà tutto a gambe all’aria e si ricomincerà da un’altra parte.
La Cina è grande e di Brambilli è piano il mondo.
Cosa potrà mai fare il Bramb?
(hint: NIENTE)