poesia:inverno

Titolo: 冬日平泉路晚归
Di 白居易 Bái Jūyì, 772-846 D.C.
Dinastia 唐 (Táng) “Tang”, 618-907 D.C.
Testo:

山路难行日易斜,
烟村霜树欲栖鸦。
夜归不到应闲事,
热饮三杯即是家。

Pronuncia:

Shānlù nán xíng rì yì xié,
yān cūn shuāng shù yù qī yā.
Yè guī bù dào yīng xiánshì,
rèyǐn sān bēi jí shì jiā.

Tornando tardi a Pingquan in un giorno d’inverno

È arduo il sentiero montano, basso il sole all’orizzonte,
in un villaggio sperduto nella foschia un corvo è appollaiato su un albero gelato.
Impossibile tornare prima di notte, ma non importa;
tre bicchieri caldi, e mi sembrerà di essere a casa.

craaa

L’autore fin da bambino dovette adattarsi ad una vita di spostamenti continui, cioè fin da quando venne mandato a vivere da dei parenti per scappare ad una guerra.
Pare che abbia incominciato a scrivere poesie all’età di soli cinque anni, il che secondo me già gli dovrebbe far meritare un posto nella storia.
Durante la sua carriera fu governatore di ben tre province, fatto che attesta il suo successo come uomo di governo.
Per un po’ però fu anche mandato in esilio per avere scritto dei testi troppo arguti su degli affari di stato.
Va anche detto che di quei tempi l’esilio di poeti in luoghi remoti e lontani dalla corte imperiale era una cosa piuttosto comune.
Egli durante la sua vita ebbe tempo di veder passare otto imperatori, immagino che debba essere stato difficile andare d’accordo con tutti…
Comunque, Bai Juyi fu uno dei poeti più prolifici della dinastia Tang.
Scrisse in uno stile semplice e diretto, il che gli ha assicurato non solo il successo nella sua epoca, ma anche una popolarità che in Cina e Giappone dura ancora oggi.
Il testo parla di un viaggio effettuato in un inverno di 1200 anni fa, quando i centri abitati erano sparsi sul territorio e isolati uno dall’altro.
Il poeta ci parla di una natura incontaminata pervasa da una pace semplice e disadorna.
Due aggettivi che ben si prestano a descrivere anche lo stile di scrittura, che nella sua semplicità comunica sensazioni profonde in maniera potente proprio perché non appesantito da troppi orpelli.
Questa poesia può anche essere interpretata come un’espressione della filosofia di vita di quest’uomo che nella sua vita dovette cercare per così tanto tempo un posto dove mettere radici, senza mai trovarlo.
Il viaggiatore è intento in un difficile viaggio, senza punti di riferimento, circondato da un mondo distante e da pericoli incombenti simboleggiati dal corvo.
Comunque gli basta poco per sentirsi a casa, visto che probabilmente la sua abitazione vera e propria è distante o solo un alloggio temporaneo.
È una metafora sul cammino della vita condotta in perenne ricerca di un paradiso che però non arriva mai.
Ma basta prendersela con filosofia, e provare a godere dei piccoli piaceri che questa vita ci offre.

Riferimenti:
白居易 su baidu

partenza

将发 (jiāngfā) “Partenza” di 李贺 (Lǐ Hè)
Li He (790 – 816) fu un noto poeta della dinastia Tang (618-907), originario dell’attuale Henan.
Li Bai (李白) e Li Shang (李商) sono altri due noti poeti della stessa dinastia; i tre sono noti come 唐代三李 “i Tre Li dei Tang”.
Bambino prodigio, Li He è considerato un poeta eccentrico e anticonformista. Visse una vita di ansie ed insuccessi; di salute cagionevole (morì a soli 27 anni), viene considerato un rappresentante della corrente romantica dei Tang.
Era solito uscire di casa a cavallo ogni mattina, seguito da un attendente che portava una borsa a tracolla; ad ogni anelito di ispirazione il poeta scriveva frettolosamente delle note che poi dava all’assistente da mettere via.
Durante la notte egli poi raccoglieva questi scritti e li faceva diventare poemi.
Questo atteggiamento del cogliere le sensazioni del momento e trasformarle in opere d’arte ricorda molto l’impressionismo francese della seconda metà del 1800.
La poesia è un breve componimento pentasillabico.
Il testo in cinese:

东床卷席罢,
护落将行去。
秋白遥遥空,
日满门前路。

La pronuncia:

Dōngchuáng juàn xí ba,
hù luò jiāng xíng qù.
Qiū bái yáoyáo kōng,
rì mǎn mén qián lù.

In italiano:

I bagagli sono pronti in camera,
il triste momento della partenza è arrivato.
L'autunno pervade il mondo con i suoi candidi spazi,
le prime luci dell'alba rischiarano già la strada davanti alla porta.

Commenti:
Il primo verso fa riferimento ad una camera posta a Est, senza dare ulteriori dettagli, a suggerire che si tratta di un ambiente ben conosciuto, familiare.
Questo serve a preparare il contrasto tra i primi due versi e i secondi due, e cioè tra l’intimità della propria camera, dove sono pronti i bagagli, e la vastità abbacinante del mondo esterno, con la lunga strada da percorrere che si dipana appena fuori dalla porta.
Il contrasto avviene su due livelli, e cioè la tristezza nel doversi accomiatare dall’ambiene familiare della propria casa, contrapposta all’aspettativa nell’intraprendere un viaggio che porterà avventure e novità.
È un componimento breve ed intenso, una fugace rappresentazione delle sensazioni di un momento, come in un quadro di Monet.

Riferimenti:
Li He su Baidu: http://baike.baidu.com/view/7079.htm
Elenco delle poesie già tradotte: qui
ebook: qui