guangong

Vorrei oggi parlare di Guangong, un personaggio che da noi è ignoto ma che in Cina è conosciuto anche dai sassi.
Con ogni probabilità chiunque sia andato in un ristorante cinese l’ha visto in una scultura o quadro vicino alla porta: si tratta di raffigurazioni (solitamente orrende) di un omone con la barba nera e occhi inquietanti, la cui funzione è quella di fare la guardia alla porta.
In Cina ci sono dei templi dedicati a lui, istituti di cultura con il suo nome, nonché infiniti siti tra cui citerei questa collezione di immagini, poi questo e questo.
Il nome originale del nostro personaggione era 关羽 (Guān Yǔ), nato nel 160 D.C. e morto nel 219.
Visse durante il periodo dei tre regni, fu un generale di fama inverosimile.
Passò alla storia per l’inflessibile attaccamento ai principi di 忠贞 (zhōngzhēn) “lealtà”; 守义 (shǒuyì) “integrità”; 勇猛 (yǒngměng) “fiero coraggio”; 武艺 (wǔyì) “eccellenza nelle arti della guerra”.
Con il passare del tempo dopo la sua morte la sua fama crebbe al punto di ricevere l’adorazione di fedeli diventando una figura mitica , giungendo ad essere considerato al pari di Confucio e assumendo il nome di 关公 (關公, Guāngōng).
In Cina è diffusa l’abitudine di pregare davanti a raffigurazioni di Guangong, specialmente da parte dei commercianti e nella zona di Hongkong, Macao e tra i cinesi diffusi nell’Asia sud-occidentale.
Dagli anni ’90 quest’abitudine ha nuovamente preso piede anche nella Cina continentale.
Per chi volesse fare approfondimenti consiglio questo e questo link, con tutta la storia per esteso.

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