Arhat (Arahat, Arahant) è una parola derivata dal sanscrito arhati (Pali arahati): “Colui che è degno”.
In cinese si dice 阿罗汉 o 罗汉 (āluóhàn o luóhàn); in tibetano “dgra-bcom-pa”, in giapponese 阿羅漢 (あらかん).
Il termine è talvolta usato come sinonimo di Buddha, ma generalmente si tratta di un asceta di elevato livello, una persona che ha completamente distrutto i tre veleni, ha ottenuto il Nirvāna e quindi non è soggetto alla reincarnazione.
I primi cinque discepoli del Buddha storico divennero Arhat: Shariputra, Maudgalyayana, Shuddhodana, che a quanto ho capito era il padre.
Per diventare è necessario seguire strettamente le tre vie (o tre pratiche): condotta, sviluppo mentale e saggezza.