qilin

Quando vado al ristorante giapponese mi chiedono sempre se voglio la birra Kirin oppure Asahi, Sapporo o Suntory.
Pur essendo tutte ottime, oramai sono assuefatto alla 青岛 (qīngdǎo) “Tsingtao”, per cui declino l’offerta.
Da buon aspirante yamatologo dilettante, ai tempi mi ero fatto i miei compiti a casa e mi ero imparato che 朝日 (あさひ) significa “sole nascente”; Sapporo è il nome di una città (札幌市/さっぽろ-し); Suntory (サントリー) è il nome di un whisky che l’azienda produceva prima della birra; infine Kirin キリン significa giraffa.
Giraffa? In effetti buona parte dei dizionari riportano che la parola per “Giraffa” è proprio キリン “kirin “.
Ho scoperto di recente che quello raffigurato sull’etichetta però è un animale mitologico cinese, il cui nome viene scritto con un paio di caratteri veramente poco “user-friendly”: 麒麟 (qílín) .

Kirin 1 kirin3
Etichetta della birra KIRIN Statuetta di 麒麟

Questo animale, chiamato anche “Chinese unicorn”, è il numero tre della gerarchia degli animali mitologici cinesi più importanti, dopo il drago e la fenice.
Ha le corna, vola, viene raffigurato come parte cervo e parte drago, spesso emana fiamme, manda fulmini dagli zoccoli e se vuole può camminare sull’ erba senza piegarne un stelo, e sull’acqua senza sollevare una goccia.
Appare solo in occasione della nascita di grandi saggi (tipo Confucio) oppure nelle terre governate da leader particolarmente illuminati.
Il “misunderstanding” tra il Kirin e la giraffa pare sia nato nella dinastia 明 (Míng, 1368-1644).

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Statua di 麒麟 Statua di 麒麟

L’ottimo Zheng He 郑和 (Zhèng Hé), del quale abbiamo già parlato in due precedenti post, era tornato dall’Africa portando seco due giraffe vive per farne dono all’imperatore.
L’imperatore le identificò prontamente come due esemplari di 麒麟 e dichiarò che la loro cattura confermava la sua potenza come leader (uno spudorato caso di strumentalizzazione, molto in voga allora come oggi).
Comunque da allora la parola rimase, tanto che ancora oggi in giapponese e coreano “Giraffa” si dice appunto “kirin”.
Alla salute!

6 thoughts on “qilin”

  1. “uno spudorato caso di strumentalizzazione, molto in voga allora come oggi”…commento azzeccato!
    Ma la birra cinese non è un po’ leggerina?

    1. Le birre cinesi sono per la stragrande maggioranza “lager”, quindi tutte tendenzialmente leggere.
      Ho sentito dire che la Tsingtao fa anche una versione scura, ma non l’ho mai assaggiata.
      Comunque mi ricordo chiaramente la “vecchia” Tsingtao, che aveva un gusto speziato tutto particolare. Quella che fanno adesso in effetti non ha niente di particolarmente speciale.

  2. Sei mai andato alla ricerca del quasi altrettanto mitico 貔貅? A me sembra una specie di grosso cane-leone, ma mia moglie mi ha detto che non ne capisco niente, io, di animali mitologici. Questo, tra l’altro, non ha ano (proprio così…).
    Questa scomoda caratteristica lo obbliga a trattenere dentro di sé quello che è entrato, rendendolo quindi il simbolo ideale per le banche: in effetti ogni banca che si rispetti ne ha almeno un paio in marmo davanti all’entrata…

    Saluti

    1. Confesso che il 貔貅 mi intimorisce un po’… soprattutto perché con tutte le connotazioni di fengshui che ha, ci sarebbe da scriverci sopra un libro intero.
      Comunque grazie per la segnalazione, ci farò sopra un post appena mi districo nella tonnellata di informazioni che è uscita da baidu!

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