lucchetti

Dato che abitiamo in una città di mare, un giorno di fine estate decidemmo di andarcene alla spiaggia.
Allora caricai la macchina di seggiolini, passeggini, pannellini, patelli e quant’altro è necessario per un piacevole gita in famiglia, e percorremmo i 10 minuti di macchina che ci separano dalla spiaggia “bella”.
Una volta arrivati mi accinsi a posteggiare per bene la macchina, tutto preso a pensare alle imminenti operazioni di sbarco truppe, quando mi arrivò dall’Italia una di quelle telefonate che possono fare una bella differenza.
Una telefonata da non perdere, insomma, anzi una di quelle occasioni in cui è assolutamente necessario dimostrare prima di tutto solerzia e poi anche un certo aplomb.
Per cui senza pensarci due volte inchiodai la macchina dove stava,
pronunziai il mio migliore e più professionale “Pronto?”, poi pensai che sarebbe stato meglio allontanarsi un attimo dal sottofondo di urla, strilli, rimproveri e pianti che accompagnano ogni famiglia con bambini in gita.
Ora la mia macchina ha questa caratteristica: se le porte sono tutte chiuse tranne una, e questa viene chiusa malamente, allora scatta un blocco di sicurezza che sigilla tutto ermeticamente.
Immaginatevi la sequenza degli eventi: macchina in posizione diciamo “discutibile”; papà che senza preavviso schizza fuori dalla macchina; truppe allibite che iniziano le operazioni di sbarco senza la dovuta disciplina. Cosa poteva succedere?
Chiaramente, vennero chiuse tutte le porte tranne una, che venne solo accostata.
Click.
Risultato: macchina sigillata, chiavi dentro, truppe allo sbando.
Solo a telefonata conclusa mi resi conto della gravità della situazione.
Una veloce telefonata al concessionario confermò i nostri più atroci sospetti, e cioè che era impossibile aprire la macchina senza avere la chiave e loro non avevano nessun tipo di passe-partout.
Niente chiave di scorta, per ragioni che per essere esposte richiederebbero dozzine di post.
La soluzione proposta dal concessionario ufficiale: rompere un vetro con un sasso.
“Tanto”, ci dissero, “il vetro nuovo costa solo 1200 RMB”.
Vacillai un attimo al pensiero di rompere volontariamente un vetro alla mia adorata macchina, ma visto che non c’era altra via d’uscita, a malincuore mi misi alla ricerca del sasso adatto.
Poco distante lo trovai, in mezzo all’erba; un sasso anonimo, tondeggiante, abbastanza pesante da sfondare il vetro ma anche abbastanza leggero per poterlo impugnare bene. Aveva anche una protuberanza da una parte, sembrava fatto apposta.
Impugnai lo strumento di distruzione, mi misi in posizione davanti al vetro prescelto e rimasi lì fermo come un baccalà.
Mia moglie mi guardo con la sua aria “Beh?”, e a quel punto le dissi: Perchè non proviamo con un “开锁 (kāisuǒ)?”

Pubblicità di aprilucchetti
Pubblicità di aprilucchetti

Bisogna sapere che in tutta la Cina aprire i lucchetti è una onorata professione, e dovunque si vedono pubblicità del tono “L’aprilucchetti di quartiere”, “Siamo registrati al posto di polizia”, “Apriamo qualsiasi tipo di lucchetti” e così via.
Ragionammo che tanto chiedere non costava niente, per cui chiamai un numero che avevo visto più volte nelle pubblicità e che era facile da ricordare perché stranamente simile al numero della Bestia (nomen omen?).
Rispose una voce da ragazzetto ventenne, il quale ascoltò senza interrompere la lista delle mie disgrazie.
Pubblicità di aprilucchetti
Pubblicità di aprilucchetti

Alla fine mi chiese: “Marca e modello?”
Io: “Honda CRV.”
– “Che anno?”
– “2009.”
– “Non c’è problema. Dove siete?”
– “Siamo in via tale e talaltra, nel parcheggio etc.. etc…”
– “20 minuti e sono lì.”
Chiusi la chiamata con un’espressione inebetita, che si mantenne credo per tutti i 20 minuti successivi.
Ad un certo punto si avvicinò quello che, vedendolo da lontano, avevo creduto essere uno scavezzacollo qualasiasi; su un motorino in condizioni pietose, capelli mezzo lunghi, sigaretta pendente da un lato, abiti molto molto casual.
Si fermò, si fece condurre al capezzale e dopo un’occhiata alla macchina mi fece firmare una liberatoria dove dovetti indicare i miei dati.
Confesso che ero abbastanza preoccupato e gli feci domande come “Ma siamo sicuri che dopo funzionerà ancora?”, “Non è che si rompe la serratura?”; lui però con fare rassicurante mi rispose che non c’era nessun problema.
Dopo un’ulteriore rassicurazione sul fatto che lui e la ditta erano registrati al posto di polizia, finalmente si mise all’opera.
Da una bisunta scatola di metallo tirò fuori un portachiavi dove al posto delle chiavi c’erano dei grimaldelli, quindi una piccola pinza; si mise di fianco alla macchina e incominciò a infilare i ferri nella serratura.
Non esagero, gli saranno bastati tenta secondi, non di più. Una tiratina, una sistematina; scrolla di qui, spingi di là, improvvisamente clac! La portiera era aperta.
Costo totale dell’operazione: un centinaio di RMB.
In preda all’ebbrezza derivante dalla felice soluzione del problema, al momento non pensai alle conseguenze dell’accaduto.
Va bene, sei registrato al posto di polizia e tutto.
Ma se cambi città?
Se decidi di trasferirti in Italia?
Pubblicità di aprilucchetti
in rosso: apro lucchetti. In verde: spurgo scarichi. In giallo: Entrambi!