Infographics 1

Created on: 2015-11-05T00:00 by admin (0 comments )

Hi all, welcome to the first installment of "China in infographics"!

Today's rant is about traffic rules (or the complete ignorance about those).

Please consider the situation depicted in the following picture:

the problem

The picture shows a bus stop, where people get off the bus at point A.

Suppose you have to go from point A to point B.

What would you do? Probably something like this:

common sense

Now, imagine you are driving a car in China.

You are approaching a bus stop, and you are preparing to overtake the but that has just stopped.

You don't want to roll over anyone, so you are thinking: "People are stepping off the bus, but I am driving a car, they don't want to be hit, they'll be careful, I don't have to worry." Right?

Wrong.

This is what EVERYONE will do:

common sense

The won't look before crossing, and generally won't give a sh*t if you screech your tires to halt, honk, flash lights, yell or similar.

Only if you succeed in cornering one so that he has no way to continue walking, then he will stop abruptly as if a sinkhole just opened in front of him.

Then he'll pull a bewildered face, look around (but not at you) and then continue in another direction, just like a zombie or an automatic sweeping robot.

So, dear wimpy white man, be warned!

Chinese people have Important Business To Do, they don't have time to follow stupid traffic rules.

YOU oughta, though.

Happy driving!

Goodbye to the next installment of "China in infographics"!


intervista 3

Created on: 2015-08-23T00:00 by admin (2 comments )

Ohibò! Un'ennesima intervista!

Beh, "ennesima"... diciamo terza, và (prima e seconda).

Comunque: ecco qua il link: http://xinbao.qdxin.cn/html/20150810/9.html

Non ho la minima intenzione di tradurre tutto, visto anche che Google translate fa un ottimo lavoro.

(e anche perché sono un po' sempre le stesse pal notizie)


Chocoreto

Created on: 2015-07-31T00:00 by admin (0 comments )

Anno 2003: l'estate più calda a memoria d'uomo.

Vecchietti ritrovati seduti sulle panchine dei parchi disseccati come mummie egizie; tordi caduti dal cielo già arrostiti; galline che facevano le uova già sode; sono sicuro che tutti ricorderete questi storici avvenimenti.

All'epoca abitavo a Milano vicino a Piazzale Loreto, un'arena di asfalto che già normalmente assorbe efficacemente i raggi solari di giorno per poi rilasciarli durante la notte, garantendo così un caldo africano 24/7.

L'idea geniale quell'anno era stata di andare in vacanza in Giappone, fuggendo da quell'infernale calura per un intero mese.

Chiaramente appena uscito da Narita fui immediatamente assalito da una cappa di umidità e calura tali da fare sospettare che l'aereo fosse stato malauguratamente dirottato nel Congo Belga.

Grazie (o nonostante) la mia allora quasi inesistente conoscenza degli ideogrammi, riuscii a capire dai titoli dei giornali che quell'anno la stagione delle piogge si era rivelata alquanto anomala.

La suddetta stagione è caratterizzata da quotidiani scrosci di pioggia (calda) e normalmente si conclude a metà Luglio.

Ebbene, quell'anno i kami avevano decretato di protrarla per tutto Agosto, coprendo completamente tutta la mia permanenza.

Frequentavo un corso estivo di lingua giapponese e nel tempo libero mi feci quindi una cultura di musei, centri commerciali e negozi vari.

Tra questi non poteva mancare una visita a Akihabara, dove rimasi fulminato da un palazzone di 7 piani strapieno di ogni possibile oggetto di merchandising di qualsiasi serie animata anime o videogioco mai prodotto.

Comperai dei pupazzetti di Totoro, qualche regaluccio per amici e qualche carabattola che poi buttai in valigia.

Fast forward fino al 2015: dopo innumerevoli accadimenti tra cui traslochi, cambiamenti di lavoro, matrimonio, figli eccetera, da chissà dove spunta fuori una scatolina con delle scritte in giapponese, con dentro una bambolina in metallo tipo "Astro Boy".

Non l'avevo mai aperta; la bambolina si vedeva da una finestrella in plastica trasparente.

Allora la lascio ai bimbi dicendo in tono paterno la solita baggianata del tipo "Questo giocattolo, il papà l'ha comperato in Giappone nel Giurassico".

Giorni dopo, torno a casa in piena notte da non ricordo dove.

Su di un tavolo vedo una ciotolina con dentro delle palline di cioccolato, e chiaramente senza pensarci due volte me le ingollo prontamente. Sanno vagamente di frutta.

La mattina dopo chiedo alla moglie: "Da dove arrivavano quelle palline di cioccolato che mi avete lasciato ieri sera?"

"Stavano nel giocattolo che hai regalato ai bimbi. Non mi sono fidata a dargliele da mangiare perché hai detto che l'avevi comperato un milione di anni fa."

Ugh... potenza dei conservanti!


Tè 3

Created on: 2015-04-15T00:00 by admin (0 comments )

Nello scorso post si erano promesse sconcertanti rivelazioni sul tè.

Una premessa: tutti i cinesi bevono tè, e questo non dovrebbe essere una novità.

Lo bevono da migliaia di anni, forse l'hanno inventato proprio loro; in tutte le scrivanie di qualsiasi ufficio ti tutta la Cina c'è regolarmente un bel bicchierone in bella mostra, sempre pieno di tè.

Quando vai a fare visita a qualcuno ti offrono il tè; vai dal fornitore, e giù tè; vai al ristorante, la prima cosa che ti chiedono è che tè vuoi; vai in gita, tutti si portano i thermos di tè rovente; tè la mattina, tè a mezzogiorno, tè alla sera.

Negli ultimi anni ha incominciato a farsi strada negli uffici il caffè solubile, prevalentemente importato dalla Corea.

Per le strade spuntano come funghi i coffe shop, quindi una certa aria di novità effettivamente c'è; ma sempre e comunque, il tè la fa da padrone.

l'acqua bollita fa schifo

popoli piu' civili hanno inventato la birra

leggenda dell'origine del te'

molta idratazione fa bene alla salute

Incominciamo dalla notizia più clamorosa e cioè dalla temperatura dell'acqua.

Anzi facciamo un titolo, così:

La temperatura dell'acqua

Come si può evincere da qualsiasi banale ricerca sul tema "preparazione del tè", ogni tipo di tè richiede l'infusione in acqua alla giusta temperatura.

In particolare i tè verdi, che sono la stragrande maggioranza dei tè bevuti in Cina, rilasciano correttamente tutto il loro aroma ad una temperatura ottimale di circa 80°.

I cinesi invece sono innamorati delle temperature fantozziane e versano l'acqua sulle foglie mentre questa sta ancora bollendo furiosamente (potessero, se la berrebbero direttamente dalla teiera).

Il risultato di questa barbara pratica non è quindi di una infusione, ma al massimo una zuppa di foglie di tè.

Il risultante brodo, torbido, opaco e pieno di tristi frammenti vorticanti, semplicemente grida vendetta.

Già immagino lo scandalizzato lettore che alza un sopracciglio modello Spock e scuote incredulo la testa: "Ma come si permette questo qua! È arrivato ieri in Cina, e già pensa di saperne di più del popolo con 6000 anni di storia?"

Ebbene, caro lettore, cara lettrice, visitatore casuale, passante, saltimbanco, chiunque tu sia, prima di scuotere troppo la testa con il rischio che ti si agitino troppo le meningi, fai anche tu la prova che ho fatto io.

Prendi del tè (e se stai pensando a quello in bustina per favore vai a perdere tempo cogitando su contenuti più adatti a te), dividilo in due parti separate, mettilo i due bicchieri.

Fai bollire dell'acqua e versane metà ancora quando è bollente nel primo bichiere; poi aspetta 3-4 minuti, e versa l'altra metà nel secondo bicchiere.

Quando si saranno raffreddati entrambi assaggiali e poi fai le tue considerazioni; ma attenzione, non è finita.

Adesso cerca un amico/a cinese e prova a comunicargli la sensazionale scoperta che hai fatto.

A questo punto anche tu sarai entrato nel club, e allora sì che potremo raccontarci di come i nostri esterrefatti interlocutori siano inorriditi all'idea di adoperare acqua a temperatura inferiore ai 100°, come abbiano alzato occhi e braccia al cielo, e come abbiano immediatamente incominciato a trattarci come "barbari stranieri".

La durata dell'infusione

Facciamola breve: l'infusione dovrebbe durare al massimo per qualche minuto.

Per la precisione, dai 5 ai 15 minuti in base al tipo di tè.

Invece i cinesi lasciano le foglie a macerare per tutto il giorno; quando hanno bevuto tutto aggiungono altra acqua (chiaramente bollente) e vanno avanti così tutto il giorno.

La quantità

zucchero, limone, latte, o


电脑城

Created on: 2015-04-13T00:00 by admin (0 comments )



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