capodanno

È stata dura: il capodanno cinese non è una cosa da prendere sottogamba.
Nel mio caso, sono andato a fare un viaggetto a 青岛 (Qīngdǎo), percorrendo una distanza meglio rapresentata nella figura allegata.
viaggio per capodanno

Tavola comparativa delle distanze

In Cina è un viaggetto qualsiasi, a malapena due ore di aereo per coprire una distanza nemmeno degna di nota.
In famiglia c’è stata la regolare processione di parenti giovani, scambi di buste rosse, poi le visite ai parenti anziani, altre buste rosse, cene pantagueliche con scambi di buste rosse annaffiate da abbondanti libagioni di 青酒 (qīngjiǔ, abbreviazione di 青岛啤酒 = birra Tsingtao!). Ho già detto delle buste rosse?
Poi è arrivato il fatidico ultimo giorno dell’anno, ultimissimo mega-cenone e poi…
Niente avrebbe potuto prepararmi alla guerra mondiale dei petardi e fuochi d’artificio che è partita a mezzanotte ed è durata per una intera settimana, giorno e notte.
Ogni giorno c’era una (relativa) pausa verso le tre-quattro del mattino, ma altrimenti non c’è stata alcuna soluzione di continuità.
Il primo giorno dell’anno è stato il 17 Febbraio, e già sembrava di essere a Kabul: odore di polvere da sparo dappertutto, per strada in ogni angolo carta bruciata e residui vari di confezioni più o meno distrutte da esplosioni.
Il giorno successivo ho pensato di approfittare della situazione e sono uscito a comperare qualche botto in una delle innumerevoli bancarelle che si trovavano ad ogni angolo della città.
Mi sono detto, per una volta facciamo gli spendaccioni, e ho preso due belle borse di petardi assortiti.
Sono tornato a casa bello tronfio e la sera assieme ai familiari sono sceso nel cortile del complesso residenziale per dare fuoco al mio arsenale.
Ho scoperto che il cortile era stato trasformato per l’occasione in un poligono di tiro; ho visto gente arrivare con carriole di fuochi d’artificio.
C’era uno che (tra le altre cose) aveva comperato un missile alto quasi come me!
Praticamente con le mie due misere borse ho fatto la figura dello straccione.
Presto è iniziato nuovamente il finimondo, con fuochi di tutti i tipi e dimensioni.
Quello che in Italia si chiama “Spettacolo di fuochi d’artificio” e viene organizzato generalmente dal comune, qui lo fa qualsiasi normale famigliola, a qualsiasi ora del giorno e della notte, nel cortile di casa.
Infatti ho avuto il raro privilegio di assistere alla detonazione di fuochi artificiali proprio davanti alla mia faccia, dalla finestra del 22mo piano.
Affascinante.
(segue…)

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