pass

Oggi primo giorno di lavoro dopo l’insorgere del coronavirus.
Dove abitiamo noi non ci sono stati casi di isterismo; pochi contagiati, supermercati aperti, trasporti funzionanti.
Tutti vanno in giro con la mascherina, nelle strade si nota una certa tranquillità, tutto qua.
Le guardie del nostro compound (e di tutti gli altri, a quanto ne so) sono munite di termometro a infrarossi per misurare la temperatura al volo a quelli che entrano.
Giù nel parcheggio sotterraneo le ruote delle macchine in entrata vengono spruzzate di disinfettante (questo secondo me l’hanno copiato dall’Inghilterra quando c’era il foot-and-mouth).
Per entrare in ufficio ho dovuto dare i miei dati un paio di giorni fa; oggi mi hanno fatto firmare una “promessa” dove si dice che non sono pericoloso, mi hanno misurato la temperatura e mi hanno dato un pass.

La promessa

Il pass

One thought on “pass”

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>