Titolo:Vocali e consonanti (parte 1)

Livello: Asilo

 

Questa è una lezione sulla pronuncia, e quindi una lezione estremamente importante.

Continuiamo con le formule di saluto: l'altra volta abbiamo imparato come si salutano due persone che si incontrano.

Uno dice

你好!  (nǐhǎo!)

e la risposta è

你好!  (nǐhǎo!)

uguale. Eh, sì, come in italiano:”buongiorno!”"buongiorno!", "ciao""ciao".

Ma questo "Ni Hao!" (你好!) può essere usato in ogni momento del giorno, e si usa solo e solamente quando ci si incontra.

Non si usa per salutarsi prima di andarsene. Invece in questo caso in cinese si dice:

再见!  (zàijiàn!)

che vuol dire "arrivederci!"

Esiste anche la versione

回头见!  (huítóujiàn)

oppure la forma abbreviata

回见!  (huíjiàn)

letteralmente significa "vederci girando la testa", cioè "ci vediamo tra poco!"

In queste parole abbiamo visto qualche lettera nuova.  Vediamo prima quelle che si pronunciano come in italiano:

Ecco le lettere che si pronunciano invece in maniera differente dall’italiano.  I primi tre sono dittonghi, cioè coppie di vocali che quando sono insieme assumono un valore diverso.

Poi abbiamo la lettera “T”, che presenta una piccola difficoltà: infatti si tratta di una  “t” aspirata.  Vuol dire che dopo il suono bisogna emettere una piccola quantità di aria, come una piccola esplosione.  il suono rappresentato dalla consonante "T" in cinese è aspirato, mentre in italiano non lo è.  Esempio: "T" "TH". In italiano non esiste la "T" aspirata.  Se volessi pronunciare una parola italiana con questo suono dovremmo inventarcela, ma lo facciamo volentieri.  Partiamo da una parola italiana semplice come "tuo" e pronunciamola con la "T" aspirata: diventerebbe "THUO". "Topo" diventerebbe "THOPO". Spero che la differenza sia chiara, la vedremo meglio in un ripassino in qualche altra lezione.

Introduciamo ora l’elenco delle 6 vocali cinesi:

Di queste, l’unica notevole è l’ultima, quella curiosa U con i due puntini sopra, chiamati dieresi o umlaut; la pronuncia di questa lettera è "Ü", è l'unica lettera dell'alfabeto cinese che porta questo segno.

In italiano non esistono parole che contengono questo suono; almeno non ufficialmente.  In molti dialetti invece si usa parecchio, basti pensare al milanese "tücc", o "tüder", "lü".

Attenzione, la pronuncia di una vocale singola è una cosa, la pronuncia di un dittongo, cioè di una coppia, è una cosa diversa.

L'avrete sicuramente notato nelle pronunce appena ascoltate.

Come consonanti, abbiamo già studiato "n", "h", "z", "j", "t".

Ora mettiamo tutto assieme e con queste vocali e consonanti, formiamo tante combinazioni:

  1. Con la "N":

N + A → "NA"

N + E → "NE"

N + I → "NI"

N + U → "NU"

N + Ü → "NÜ "

  1. Con la "H":

H + A → "HA"

H + E → "HE"

H + U → "HU"

  1. Con la "Z":

Z + A → "ZA"

Z + E → "ZE"

Z + U → "ZU"

  1. con la "J":

J + A → "JA"

J + I → "JI"

J + V → "JV"

  1. Con la "T":

T + A → "TA"

T + E → "TE"

T + I → "TI"

T + U → "TU"