Benvenuti alle lezioni di cinese online di Davide e Anna!
欢迎大家来到大卫和含颖的空中汉语课堂
huānyíng dàjiā láidào Dàwèi hé Hányǐng de kōngzhōng hànyǔ kètáng
Nella lezione di oggi parliamo della regola per l'utilizzo dell'umlaut quando si scrive in pinyin.
Si chiama umlaut o dieresi il segno formato con due puntini che si mette sopra alla lettera "u" per farla diventare "ü".
Il suono ü è abbastanza frequente in cinese, ma non in tutti i casi si usano i puntini per indicarlo.
Per esempio la parola "verde" si traduce con 绿 (lǜ), più precisamente 绿色 (lǜsè), e il suono ü viene indicato con la dieresi.
Però la parola "andare" si traduce con 去 (qù), è lo stesso suono, uno potrebbe pensare di scrivere la dieresi: "qǜ" ma è sbagliato.
Questo perché la regola dice che le lettere "j", "q" e "x" non vogliono la dieresi.
Esempio: "donna" 女 (nǚ) inizia con la "n" e quindi si deve usare la dieresi. Invece in 需要 (xūyào) "avere bisogno" siccome c'è la "x" non bisogna mettere la dieresi.
Stesso discorso in 举行 (jǔxíng) "tenere" nel senso di tenere un convegno o una manifestazione: siccome c'è la "j" non bisogna usare la dieresi.
Per ricordarsi la regola i bambini cinesi imparano questa filastrocca: "j" "q" "x" 小淘气 (xiǎo táoqì) "i piccoli discoli" 见了鱼眼 (jiàn le yǔyǎn) "videro gli occhi dei pesci" 就挖去 (jiù wā qù) "e glieli cavarono"
A parte il fatto che è una filastrocca praticamente sanguinaria, penso che in Italia si sarebbe gridato allo scandalo, comunque andiamo ad analizzare: 淘气 (táoqì) "discolo, discoli" è formato da 淘 (táo) che letteralmente significa per prima cosa "lavare, pulire" ma ha anche questo valore di "ragazzo maleducato".
Infatti si usa per esempio in 淘米 (táomǐ) "lavare il riso", tipicamente prima di cuocerlo al vapore.
E poi c'è anche il significato di "pulire, dragare", per esempio la "febbre dell'oro" si dice 淘金热 (táojīnrè) letteralmente "dragare oro febbre" perché all'epoca l'oro si pescava nei fiumi usando una padella, come si vede ancora a volte nei film.
Comunque questi piccoli manigoldi che fanno?
见了鱼眼 (jiàn le yǔyǎn), cioè vedono 见 (jiàn) gli occhi 眼 (yǎn) dei pesci 鱼 (yǔ).
Quindi i monelli gli cavano gli occhi, cioè 挖 (wā) che significa proprio "cavar fuori".
La filastrocca dice 挖去 (wāqù) che sottintende che dopo glieli hanno proprio sottratti, poveri pesci, speriamo che fossero pesci già morti, magari in una bancarella al mercato.
Il tutto è sottolineato da 就 (jiù) che in questo caso significa "subito", "subito dopo", "in conseguenza ad averli visti".
Ebbene, in base a recenti studi una storiella crudele come questa è proprio quello che serve per produrre nel cervello una impressione duratura, per cui siamo sicuri che alla memoria dei poveri pesci non vi sbaglierete più a mettere le dieresi sopra a "q", "j" e "x".
Riassumiamo le parole nuove di questa lezione:
La lezione è finita...
Ricordate: se siete registrati sul sito potete scrivere e mandare le vostre domande via e-mail all’indirizzo brains@asiafreaks.net, e vi risponderemo.
Se avete possibilità di venire a Milano, possiamo organizzare degli incontri tra studenti registrati insegnanti!
E ricordate:
好好学习天天向上! (hǎohǎo xuéxi tiāntiānxiàngshàng)
che vuol dire: “Chi studia bene tutti i giorni migliora sempre!”