trasloco

Signori,
il blog è sospeso causa trasloco in Cina.
Ebbene sì, parto domani, armi e bagagli, baracca e burattini.
Per un po’ mi sa che non avrò possibilità di aggiornare il blog, per cui pregherei i miei (due) lettori di ripassare i contenuti vecchi fino a che non avrò la possibilità di riprendere.
Occhio che poi vi interrogo!
Riprenderò comunque più avanti.
Probabilmente cambierò il tono dei post: finora il focus era sulla grammatica e la linguistica, una volta trasferito forse passerò a qualcosa di più discorsivo, più vicino alla vita quotidiana in Cina.
Comunque vedremo, per ora non ho ancora deciso niente.
再见 (zàijiàn) “Arrivederci” a tutti!
a presto


itariajin

last

Si avvicina il momento della partenza per la Cina.
Stavolta non è previsto un ritorno a breve termine: si tratta di un trasloco a tutti gli effetti.
Per cui, booh, sigh, sob, e altri suoni onomatopeici indicanti pianto e disperazione: abbandonerò definitivamente la terra dei cachi e vi lascerò le cose belle e le cose brutte, la pizza, le spiagge della Sardegna, i parenti, i politici litigiosi, i nani pelati, il cappuccino, le veline e i calciatori, gli amici carissimi, i posteggiatori in quarta fila, il Duomo, i bar sotto casa aperti fino alle 5 del mattino, eccetera.
Inizia una nuova vita!
stay tuned…

cyberbit

Dopo molti bestemmioni sono finalmente riuscito a produrre un pdf partendo da un documento LaTeX scritto in UTF-8 con la Suse 9.3.
Il problema era che il font ttf cyberbit è presente nelle configurazioni di LaTeX, ma va installato a parte.
Purtroppo installare un nuovo font in LaTeX è umanamente impossibile, a meno di essere il dottor Donald Knuth o una sua emanazione.
La chiave di volta è stata il documento /usr/share/doc/packages/cjk-latex/README.SuSE che viene installato con il pacchetto cjk-latex.
Da questo documento, devo dire ben nascosto, si evince che il caso è stato previsto dai bravi programmatori tedeschi, peccato che per trovarlo mi ci sia voluto un po’.
Ecco la lista dei comandi che ho dato:

  1. rpm -i tetex-3.0-20.i586.rpm
  2. rpm -i latex-ucs-20040703-2.noarch.rpm te_latex-3.0-48.i586.rpm
  3. rpm -i freetype-tools-1.3.1-1160.i586.rpm
  4. rpm -i cjk-latex-4.5.2-223.i586.rpm
  5. cp cyberbit.ttf /usr/X11R6/lib/X11/fonts/truetype
  6. SuSEconfig --module cjk-latex

Ecco il file di prova che dimostra la possibilità di mischiare a piacimento caratteri cinesi e giapponesi:

documentclass[a4paper,12pt]{article} usepackage{CJK} begin{document} begin{CJK}{UTF8}{} 中文: Knuth 很棒 (hěn bàng=molto abile)! 日本語: けれどもかれのプロダクトは難しい!(ma il suo prodotto è molto complicato) end{CJK} end{document} EOF

evviva!

bagnato

In questi giorni di pioggia è quasi obbligatorio scrivere di un modo di dire cinese che mi piace parecchio: 汤落鸡 (tāng luò jī) letteralmente “pollo caduto nel brodo”, che corrisponde al nostro “bagnato come un pulcino”.
Gli anglofoni sono meno poetici con il loro “As wet as a drowned rat”, e curiosamente anche i giapponesi collegano il concetto di bagnato con un topo con il loro 濡れ鼠 (ぬれねずみ – nurenezumi) “(come) un topo bagnato”.

Shennong

Per la serie “Personaggioni famosi della Cina” oggi parliamo di 神农 (Shénnóng) “Shennong”, o 炎帝 (Yán Dì) “Imperatore Yan”.
Si tratta di una figura leggendaria che all’inizio dei tempi ha insegnato agli uomini la pratica dell’allevamento del bestiame, l’agricoltura, le erbe medicinali, le basi del commercio e una quantità di altre cose tra cui l’utilizzo di svariati attrezzi.
Più precisamente, pare che all’inizio dei tempi gli uomini si nutrissero solo di selvaggina.
Gli animali diminuirono di numero e quindi il cibo scarseggiava, finché arrivò super-神农 che insegnò alla gente come coltivare la terra, senza dover più dipendere dalla caccia.
Questo diede origine anche al nome proprio della divinità, che significa appunto “divinità dell’agricoltura”.
In un’altra occasione, assaggiò personalmente tutti i tipi di erbe, annotandone gli effetti che ciascuna erba aveva su se stesso, fino ad arrivare ad una comprensione della medicina, che poi trasmise alla gente.
Il nome 神农 ricorre in molti tiponomi famosi per le bellezze naturali: per esempio solo nello 湖北 (Húběi) c’è un parco naturale che si chiama 神农顶风景区 (Shénnóng dǐng fēngjǐngqū) “Zona panoramica di Shennong”; il parco 神农架国家森林公园 (Shénnóng jiàguójiā sēnlín gōngyuán) “Parco forestale nazionale della cornice di Shennong” (interpretazione dubbia, sorry :-); 神农坛景区 (Shénnóng tán jǐngqū) “Zona panoramica della pagoda di Shennong”; 神农溪 (Shénnóng xī) “Torrente Shennong”.

mulan

Personaggi famosi: chi non conosce Mulan?
Tutti abbiamo presente la voce di Enrico Papi che fa il doppiaggio dell’insopportabile draghetto Mushu 木须龙 (mù xū lóng); in inglese la voce era di Eddie Murphy.
Il film è del 1998, ed è tratto da un poema anonimo del periodo delle Northern and Southern Dynasties (420-589 D.C.).
La versione più accettata del nome di Mulan è 花木兰 (Huā Mùlán); alla Disney hanno deciso di utilizzare la pronuncia “Fa” per 花, che in realtà è usata solo in alcuni dialetti.
Il nome Mulan indica un tipo di magnolia, per l’esattezza la “Magnolia lilliflora“.
Su internet si trovano ottime versioni del poema originale, anche con traduzioni in inglese.

Spam jap

Era da un po’ che non mi arrivava una spam giapponese… eccola qua:

もう熟女の時代は終わり!
今は、可愛い・美人、ロリ系などの若い子が流行り!
新鮮で綺麗なピンクのクリにマンコがやっぱりいい!
激しいエッチ希望の人はコチラ!!!

http://un.sito

Il testo esordisce con un misterioso 熟女; ebbene, il carattere 熟 ha un’infinità di significati:

  1. 熟 (つくづく) completamente
  2. 熟す (こなす) frantumare
  3. 熟れる (うれる) e 熟す (じゅくす): maturare, 熟れ (うれ): maturità
  4. 熟し (こなし) portare

per non parlare dei composti, tra cui citerei 熟語 (じゅくご) “frase idiomatica”, da cui i famigerati 四字熟語 (よじじゅくご), i 成语 (chéngyǔ) giapponesi.
I numerosi riferimenti a “maturo” mi hanno portato a pensare che 熟女 sia un modo di indicare una donna negli “-anta”.
La conferma l’ho avuta da un articolo in cinese, dove si parla proprio di questa parola: “熟女”一词是从日本娱乐界流传过来的词汇 (“shú nǚ” yī cí shì cóng Rìběn yūlèjiè liúchuán guòlai de cíhuì) “‘熟女’ è una parola derivata dal mondo dell’entertainment giapponese.”
Non mi azzardo ad indicare una possibile pronuncia giapponese, ma ecco che le nebbie dell’ignoranza si dissolvono almeno in parte, e la frase もう熟女の時代は終わり diventa “L’era delle donne di mezz’età è già finita”.
Si prosegue alla grande con ロリ系.
Cercando questa parola su internet saltano fuori montagne di copertine di DVD porno, per cui immagino che si tratti di qualcosa di abbastanza sconcio.
ロリ potrebbe essere l’abbreviazione di ロリコン “Complesso di Lolita”, cioè l’attrazione per le donne molto giovani; in effetti visto il tono della spam, ci potrebbe anche stare.
Poi 系 (けい) potrebbe stare per “linea”, nel senso di linea di discendenza, per cui potrebbe essre “Le lolite”.
Per cui azzarderei a tradurre questa frase: 今は、可愛い・美人、ロリ系などの若い子が流行り in questo modo: “Oggi, vanno di moda donne giovani, carine e amabili, lolite eccetera “.
Segue una frase abbastanza oscena che inneggia a delle castagne fresche e rosa in relazione ad una parola irripetibile.
Almeno, penso che クリ sia 栗 (くり) “castagna”.
La degna conclusione incita a dirigere le proprie energie in eccesso sul sito citato di seguito.

Abe

Recentemente sui giornali è apparso il premier giapponese 安倍晋三 (あべしんぞ) “Abe Shinzo”, quello che ha preso il posto di 小泉純一郎 (こいずみじゅにちろ) “Koizumi Junichiro”.
Koizumi aveva la brutta abitudine di recarsi ogni anno a fare una visita al tempio 靖国 (やすくに) “Yasukuni” di Tokyo, che è un po’ come se un cancelliere tedesco venisse sorpreso a idolatrare una statua di Hitler.
I cinesi non hanno mai perdonato ai giapponesi cosette come la strage di Nanchino; i giapponesi non hanno mai fatto ammenda, non solo, ma hanno anche pubblicato dei libri scolastici dai contenuti molto controversi.
I rapporti tra i due paesi sono quindi un po’ tesi, e ora si spera che Abe riesca a ricucire i rapporti.
Pare però che Abe discenda da una famiglia di militari di destra, e che abbia fatto a sua volta delle scappate al tempio in questione.
Aggiungiamo che Abe è stato scelto da Koizumi; che ha già dichiarato che vuole riformare la costituzione giapponese introducendo un esercito; la Cina si è opposta fieramente all’ingresso del Giappone alle Nazioni Unite; Giappone e Cina hanno messo gli occhi su delle isole con sotto un mare di petrolio, di cui entrambe le nazioni sono assetate, 等,等 (děng, děng) “etc… etc…”
Nota: il nome cinese delle isole è 钓鱼台 (Diàoyútái), i giapponesi le chiamano 尖閣諸島 (せんかく しょとう) “Senkaku Shotō”.
E adesso se ne va bello bello a Pechino… beh, c’è andato all’inizio di Ottobre.
Mah, mi sbaglierò, ma secondo me i leader dell’uno e dell’altro paese hanno deciso di far finta di niente sul passato e pensare a fare un po’ di soldi adesso che il vento è propizio.