Giada

Oggi non farò il solito post di frigne sulla vita in Cina, bensì scriverò un post di cultura generale, e parlerò di 玉 (yù) “giada”.
La giada per i cinesi riveste un fascino particolare.
Considerata più preziosa di oro e argento, era conosciuta fin dalla più remota antichità: nei musei ci sono oggetti di giada datati 5000 B.C.
Tra le molte virtù attribuite al minerale, pare che la giada preservasse il corpo dopo la morte, per cui nelle tombe dei potenti era un “must”, non solo come materiale per suppellettili ma anche come rivestimento, mi ricordo di avere visto nei musei intere armature fatte di pezzetti di giada.
Anticamente i taoisti ritenevano di poter raggiungere l’immortalità mediante pozioni nelle quali la giada risultava invariabilmente come ingrediente; non per niente la divinità suprema del Taoismo si chiama 玉皇 (Yùhuáng) “Imperatore di Giada”.
Il termine “giada” indica in realtà due minerali diversi: uno è 硬玉 (yìngyù) oppure 翡翠 (fěicuì) “jadeite”, l’altro è 软玉 (ruǎnyù) “nefrite”, quest’ultima da non confondersi con la malattia dei reni anche se alla fine le parole sono collegate: infatti la parola “Giada” deriva dallo spagnolo “piedra de hijada” cioè “pietra del fianco”, in quanto usata dalle popolazioni indigene delle Americhe come rimedio contro le malattie dei reni.
Stranamente la nazione che vanta i maggiori depositi di giadeite non è la Cina ma il 缅甸 (Miǎndiàn) cioè Burma o Myanmar che dir si voglia.
In Cina sono comuni i negozi di gioielli specializzati in giada burmense,come pure quelli che si rifiutano di venderla per motivi politici.
Infatti la giada proveniente da Burma è un po’ come i “blood diamonds” africani, infatti viene chiamata anche “blood jade“. Ci sono vari gruppi che lottano per questa causa.
La maggior parte di quello che si vede sulle bancarelle in Cina sono pezzetti di vetro, ciononostante il 99% dei cinesi ne porta un pezzetto appeso al collo con un filo rosso; dicono che faccia bene alla salute.
Volendo acquistare della giada, bisogna stare attenti ad una serie di fattori.
Innanzitutto il colore: più è verde brillante e più alto è il valore; il colore non deve essere né troppo chiaro né troppo scuro; ogni macchia scura o chiara che spezzi l’omogeneità del materiale ne diminuisce il valore.
Curiosità: per indicare le imperfezioni della giada si usa il carattere 瑕 (xiá) “difetto”.
Poi c’è la trasparenza: la giada più preziosa è traslucente, ad occhio nudo si deve poter intravedere l’interno ad una distanza di uno o due millimetri dalla superficie.
La lavorazione poi è importantissima; specialmente quando l’artigiano riesce ad incorporare eventuali difetti in un disegno.
Macchie e striature sono formate da elementi estranei presenti nel minerale. Con procedimenti chimici è possibile eliminare le impurità, ma il risultato non è più giada 天然 (tiānrán) “naturale”, bensì 处理 (chǔlǐ) “trattata”.
Altri procedimenti sono volti a modificare il colore in modo da renderlo più verde; in questo caso si parla di giada 合成 (héchéng) “sintetica”.
È impossibile capire ad occhio nudo se la giada sia stata trattata chimicamente; sono necessari dei test di laboratorio.
Le gioiellerie forniscono dei certificati di autenticità per gli oggetti più preziosi , ma si sa, sono cose da prendere “cum grano salis”.
Ci sono vari tipi di giada più o meno preziosi, per esempio quella 冰种 (bīng) “ghiaccio”, di colore chiaro quasi bianco; la 豆种 (dòu) “fagiolo”, di aspetto opaco; la 碧种 (bì) con una tinta azzurra; 玻璃种 (bōli) “vetro”, trasparente.


Vetro
玻璃种 (bōli) “vetro”

Ghiaccio
冰种 (bīng) “ghiaccio”

dou
豆种 (dòu) “fagiolo”

Bi
碧种 (bì)

11 thoughts on “Giada”

  1. Non sono un esperto di scrittura cinese ma non passa inosservato che il segno 玉 e’ parte integrante dell’ideogramma 国 (guo), ovvero paese, nazione (中国,美国, 法国, …). Buona giornata.

  2. Carissimo Deer Hunter, hai colpito nel segno!
    Nemmeno io mi posso fregiare del titolo di esperto ma aggiungerò alla lista anche il carattere 宝 (bǎo) “tesoro”, che nella forma non semplificata 寶 oltre all’immancabile giada contiene anche una 缶 (fǒu) “giara” di 貝 (bèi) “soldi”.
    国 nella forma non semplificata era scritto 國.
    L’interno di 國 cioè 或 significava proprio “stato”: 口 territorio difeso da 一 un muro e 戈 armi.
    In seguito 或 venne modificato aggiungendo un ulteriore muro perimetrale 口 diventando 國.
    Il carattere 或 poi andò poi per la sua strada diventando huò “o, oppure”, quello di 或者.
    La semplificazione di 國 avviene nella dinastia 宋 Song, i quali probabilmente pensarono che l’unica cosa che valesse la pena difendere nella propria nazione fosse proprio la giada… o forse era la cosa più pratica da portare con sé in caso di fuga improvvisa!

  3. Io la sapevo un po’ diversa, leggendo 玉 come il re (王) con un attributo regale (il punto in basso a destra), al centro del muro perimetrale/confini statali.
    Ma magari sono vere tutte e due!

  4. Un piccolo saggio sulla giada!
    Merita un titolo però…oltre allo scontato giada, io proporrei “Piedra de hijada” o “Niente frigne”…

  5. Anche questo post è interessantissimo. È verissimo che i cinesi considerano 玉 la pietra più preziosa in assoluto. Non per niente, l’insegna della mia attività si chiama ‘Giada ….’.

    Le parole cinesi che raccontano questa pietra sono innumerevoli, però qui cito soltanto due:

    抛砖引玉,non guardiamo letteralmente alla traduzione che magari maliziosamente oggi si applicherebbe molto bene ai modi di comportarsi di certi furbetti di quartierino.

    宁为玉碎,不为瓦全invece descrive in qualche modo la testardaggine di questi cinesi che piuttosto non paga il costo dell’ospedale per farsi operare dopo l’incidente … il famoso racconto del gatto dopo il tuo su Peng Yu. Insomma!

    Poi, il carattere non semplificato di 國, non dimentichiamo che esso fa parte del tipo 形声,囗 è xing, 或è sheng.

    Complimenti, dunque, tu sì che puoi chiamarti sinologo (un vocabolo inflazionato @-@), altroché!

    1. Daba: 抛砖引玉 è uno dei miei 三十六计 preferiti, prima o poi farò dei post anche su quell’argomento. O magari una serie di post… se avessi tempo… sigh
      Comunque per i complimenti, così va molto bene, poi per il pagamento ci mettiamo d’accordo dopo. ;-)

  6. boh, ho ‘submitted’ il mio commento, ma non si vede.
    tengo la copia allora, non si sa mai.

    1. Daba: Non so perché Akismet mette i tuoi commenti assieme agli spam. Io poi li vado a ripescare ma ci vuole un po’ di tempo. Comunque non ti preoccupare, prima o poi saltano fuori!

    1. Ciusep: Certamente no, la truffa è sempre in agguato.
      In teoria i negozi seri ti danno anche un certificato di validità che attesta l’autenticità del pezzo.
      Però anche in questo caso bisogna sare attenti perché i certificati a loro volta possono essere falsi.
      A me piace dire che in Cina un giorno qualcuno inventò il primo vaso da fiori, e il giorno dopo qualcun altro inventò il primo vaso finto…

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