Zhaoxing

Alla fine arrivammo a 肇兴 (Zhàoxīng) in piena notte.
Pur non essendo una meta turistica, la festività aveva attirato un buon numero di turisti, per la maggior parte cinesi.
Si tratta del più grande e antico villaggio Dong che esista, conta più di 3500 abitanti.
L’unica polverosa stradina di montagna che porta al villaggio era quindi relativamente trafficata, e soprattutto la strada principale del villaggio era intasata di auto e persone nonostante la tarda ora.
Trovammo a tentativi un posto dove passare la notte, e devo dire che si rivelò una scelta indovinata perché eravamo non lontano dalla strada principale ma abbastanza riparati dal caos, le stanze erano al terzo piano e il balcone dava su di una piazzetta.
I proprietari poi sono delle persone semplicemente squisite, hanno una bella cucina grande e fanno da mangiare divinamente.
La quantità di piazze e piazzette presenti in questi paesini ha una sua ragione d’essere: qui l’economia, per non dire la sussistenza, è basata sulla coltivazione del riso.
Le piantine di riso vengono raccolte e portate nel villaggio, poi con uno strumento artigianale a pedali i chicchi vengono separati dal fusto.
I chicchi devono poi essere fatti asciugare, c’è bisogno di esporli su di una grande superficie, ed ecco spiegate le piazze.
In quel periodo l’attività principale del villaggio era suonare il 芦笙 (lúshēng), uno strumento musicale fatto con canne di bambù.
Insomma definirlo “strumento musicale” forse è improprio, in quanto al massimo fa due note, una alta e una bassa: “piiiii” e “buuuuu”, e “piiiii” e “buuuuu”, e “piiiii” e “buuuuu” tutto il giorno.
Poi, non si suona mai da soli; ci sono sempre gruppi di almeno una decina di persone, solitamente due gruppi che fanno a gara a chi suona più forte.
A quanto ho capito dalle spegazioni di un abitante del luogo abbastanza brillo, ci sono due tipi di gara di lusheng: primo tipo, i due gruppi vanno su una montagna distante e tentano di farsi sentire nel villaggio soffiando a più non posso nel loro strumento.
Nel secondo tipo, ci si raduna in una delle piazze del paese e via si soffia a pieni polmoni tentando di fare più casino possibile.
Il protocollo prevede che ogni villaggio mandi in giro per gli altri villaggi la sua squadra di suonatori a sfidare le squadre degli altri villaggi.
Infatti per tutto il giorno avevamo notato sulle strade dei camion pieni di gente sorridente, chiedendoci cosa stessero facendo.
Giudicando dall’aspetto (e dalla fiatella) dei suonatori, direi che tutto il movimento in realtà è una scusa per bere l’impossibile.
Imperdibile una scenetta alla quale ho assistito, quando uno dei suonatori ormai ciucco da far paura venne cacciato dai compari perché stava suonando tra le fila della fazione avversaria.
Altra cosa notevole del villaggio sono le torri o pagode che dir si voglia, di cui avevo già scritto in un posto precedente, e che vengono chiamate 鼓楼 (gǔlóu) “Torri dei tamburi”.

Specialità: 糯米 (nuòmǐ) “riso glutinoso”. Pare che un villaggio delle vicinanze sia rinomato come il migliore al mondo per la produzione di riso glutinoso.

Ecco una foto di un ballo tipico, si vedono delle ragazze con il vestito di 亮布, poi ragazzi con il costume tradizionele e anche uno straniero coinvolto forzosamente nella danza nonostante fosse impegnato a reggere il figlioletto in braccio.



link flickr
Ecco poi dei link di altri turisti che hanno fatto foto più belle delle mie: 1, 2, 3, 4.

One thought on “Zhaoxing”

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