noce

Ho un amico che quando guida mastica continuamente dei 槟榔 (bīnláng); inizialmente non avevo presente cosa fosse, poi indagando ho scoperto che si tratta della noce di betel (areca nut).
Niente a che vedere con il consumo di betel che si fa in India o Papua New Guinea: lì si mastica la noce cruda, il residuo fibroso si sputa per strada e il succo fa diventare lingua e denti rossi.
In Cina la noce di betel si vende in sacchetti come quelli delle patatine fritte e la noce è secca, senza più il succo colorato.
Le noci sono tagliate a metà e hanno due estremità da rimuovere e buttare; il guscio e’ ammorbidito.
Si deve poi piegare la metà del guscio in modo che la parte gommosa rimanga all’interno, poi si mastica il tutto in modo che il succo esca pian piano.
Chiaramente l’ho voluta subito provare; il problema è che non sapendo assolutamente nulla di cosa fosse o come si mangiasse, sono andato a ravanare con la lingua proprio dove sta la parte interna.
Ora, non è un caso se il guscio si deve piegare accuratamente all’interno della bocca: infatti toccando l’interno direttamente, si è verificata una reazione che mi ha irritato la punta della lingua.
Sono andato in giro tutto il giorno sentendomi come se avessi la lingua scorticata.
Fortunatamente il giorno dopo era andato tutto a posto, ma penso che non assaggerò mai più il 槟榔 in vita mia.

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