Immortali 2

Seconda puntata della serie di post sugli immortali taoisti.
Quello di oggi è 吕洞宾 (Lǚ Dòngbīn); anche lui visse durante la dinastia 唐 (Táng, A.D. 618-907), il vero nome era 吕岩 (Lǚ Yán), ma è conosciuto anche come 吕真人 (Lǚ Zhēnrén), 吕祖 (Lǚ Zǔ); era originario dello 山西 (Shānxī).

Nacque da genitori mediamente agiati, da giovane fece carriera nella gerarchia imperiale. Incontrò un dragone di fuoco che gli fece dono di una spada magica, che gli conferì il potere di nascondersi in cielo.
Durante un viaggio verso la capitale incontrò un altro immortale, tale 钟离权 (Zhōng Líquán).
Lǚ si addormentò e sognò di essere stato promosso ad una carica di alto rilievo e di avere accumulato una grande fortuna.
Tutto andò bene per 50 anni ma alla fine la sua famiglia fu perseguita e sterminata.
Quando si svegliò dal sogno decise di lasciare perdere la carriera e seguire Zhongli nelle montagne.
All’età di 100 anni sembrava ancora un giovanotto, ed era capace di viaggiare per 100 miglia nel giro di pochi secondi.
Lü Dongbin considerava la compassione come la virtù essenziale per raggiungere la perfezione.
La sua spada non era uno strumento di morte, ma per combattere ignoranza, aggressioni e passioni.
Il suo esempio è considerato decisivo per lo sviluppo del taoismo, e la sua persona viene venerata come divinità.

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