Il post precedente avrà lasciato tutti con il fiato sospeso: come si leggerà “2006”?
Ecco quindi fare il suo trionfale ingresso il carattere 零 (líng), convenientemente contrassegnato anche con il simbolo 〇, per cui 2006 si legge “èr líng líng liù”.
Questo carattere introduce anche il discorso dei 大些 大写 (dàxiě), che si usano negli assegni proprio come noi scriveremmo “diecimilatrecentocinquanta”.
Si tratta di una forma complicata dei numeri tradizionali: 零 (líng, “zero”); 壹 (yī, “uno”); 贰 (ěr, “due”); 叁 (sān, “tre”); 肆 (sì, “quattro”); 伍 (wǔ, “cinque”); 陆 (lù, “sei”); 柒 (qī, “sette”); 捌 (bā, “otto”); 玖 (jiǔ, “nove”), e a seguire poi 拾 (shí, “dieci”); 佰 (bǎi, “cento”); 仟 (qiān, “mille”); stranamente 万 è uguale, così come 亿, ma 元 si scrive 圆, mentre 角 e 分rimangono uguali.
Il sistema descritto appartiene alla famiglia dei sistemi addizionali, come i numeri romani.
Va da sé che con questi numeri non si poteva fare tanta aritmetica: serve infatti un sistema posizionale.
Appena possibile i cinesi hanno quindi adottato in toto i numeri arabi, che sono gli stessi che usiamo noi, e vengono pronunciati esattamente come i numeri tradizionali.
Quindi, riassumendo: in Cina i numeri arabi vanno benissimo per fare i conti, ma appena si richiede un minimo di rispetto o cortesia si passa ai numeri tradizionali, e per gli assegni si usano le forme 大写.
Continua…
Caro Maestro….
[Questo carattere introduce anche il discorso dei 大些 (dàxiě), che si usano negli assegni proprio come noi scriveremmo “diecimilatrecentocinquanta”.]
errore ortografico: 大些(dàxiě), corretto: 大写(dàxiě)…
;-)))
Perbacco che sbadato! Correggo subito. Grazie della segnalazione!