canarino

Quella che si vede nella foto non è la gabbia di un canarino gigante, bensì il posto di guida di un taxi.
Qui tutti i taxi hanno questo tipo di protezione per il guidatore.
Alcuni hanno delle vere e proprie lastre di acciaio, attraverso le fessure delle quali bisogna ingegnarsi di far passare i soldi della corsa, nonché estrarre la ricevuta.
La tentazione di infiliarci anche un osso di seppia oppure del miglio è forte, ma mi dicono che è considerata cattiva educazione.
protezione taxi

4 thoughts on “canarino”

  1. Io sono stato molto colpito da questa cosa di chiudere il guidatore in gabbia. Completamente in contrasto con il senso di ospitalità e pericolo nullo che ho percepito durante tutto il mio viaggio in Cina.

  2. Forse quello che hai percepito è lo “status” di cui godono gli stranieri in Cina. La gabbia serve a difendersi dagli altri cinesi, mi sa.

  3. Conosci la Cina molto meglio di me e dunque mi fido. Ma ti chiedo: c’è un modo per far cadere questa gabbia dorata in cui lo straniero viene tenuto? Dopo quanto tempo di vita in Cina diventi “non-più-straniero”?

  4. No. Non c’è modo, almeno non ora. Questo vale non solo per la Cina ma per tutta l’Asia. Forse in futuro, quando ci saranno caucasici nati in Cina che cresceranno insieme ai cinesi e allora sarà una cosa naturale.
    Questo processo sta avvenendo in Italia, se ci pensi: a Milano vedevo spesso gruppi di ragazzini appena usciti da scuola: asiatici, africani, italiani, in giro assieme.
    Per loro il problema non sussisterà. Ma per ora, anche nella tollerante Italia lo straniero resta straniero.

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