In questo post vorrei riallacciarmi alla dotta dissertazione sulla superstizione del mio amico Matteo e valutare alcune alcune differenze culturali tra l’Italia e la Cina.
Ho scattato una foto in albergo, la qualità è infame perché è presa con il cellulare ma spero che si distinguano i seguenti particolari.
- Manca il piano terra: infatti i cinesi contano i piani partendo direttamente dal primo. Il nostro primo piano è il loro secondo, il nostro secondo è il loro terzo e così via.
- Manca il 14mo piano.
Anche io ci ho messo un po’ ad accorgermene, ma la foto è una prova lampante: si passa dal 13 al 15.
Il motivo è presto detto: in cinese il carattere 四 (sì) “quattro” è quasi omofono al carattere 死 (sǐ) “morte”.
Il carattere 一 (yī) “uno” normalmente si pronuncia “yī”, ma quando si comunicano i numeri di telefono, i numeri civici, i piani degli alberghi e simili, si pronuncia “yāo”.
Quindi il malcapitato a cui viene assegnata una stanza al piano 14, alla domanda “A che piano abiti?” dovrebbe rispondere “yāo sī” che è come dire 要死 (yàosǐ) “devo morire”.
I solerti albergatori cinesi hanno presto eradicato il problema eliminando del tutto il piano, come succede in America con il 13mo.
Beh, a quanto pare anche il 24 ha subito la stessa drammatica fine.
Questa fobia del 4 pari solo alla ricerca spasmodica dell’8 è molto ben radicata, vedo.
Bentornato.
Ma sai che la mancanza del 24 mi era sfuggita completamente?
Comunque ho indagato e ho scoperto che 24 è simile a 儿死 (ér sǐ), “Muore il figlio”!
Quindi, via anche lui!
bentornato Italiano! E’ un vero piacere rileggere tutti questi blogs.
beh, visto che siamo a Guangdong, e in Guangdonghua 二 viene pronunciato yi che è omofono di 易, quindi chi vuole ‘morire facile’?????
Ciao e buona permanenza.