Abe

Recentemente sui giornali è apparso il premier giapponese 安倍晋三 (あべしんぞ) “Abe Shinzo”, quello che ha preso il posto di 小泉純一郎 (こいずみじゅにちろ) “Koizumi Junichiro”.
Koizumi aveva la brutta abitudine di recarsi ogni anno a fare una visita al tempio 靖国 (やすくに) “Yasukuni” di Tokyo, che è un po’ come se un cancelliere tedesco venisse sorpreso a idolatrare una statua di Hitler.
I cinesi non hanno mai perdonato ai giapponesi cosette come la strage di Nanchino; i giapponesi non hanno mai fatto ammenda, non solo, ma hanno anche pubblicato dei libri scolastici dai contenuti molto controversi.
I rapporti tra i due paesi sono quindi un po’ tesi, e ora si spera che Abe riesca a ricucire i rapporti.
Pare però che Abe discenda da una famiglia di militari di destra, e che abbia fatto a sua volta delle scappate al tempio in questione.
Aggiungiamo che Abe è stato scelto da Koizumi; che ha già dichiarato che vuole riformare la costituzione giapponese introducendo un esercito; la Cina si è opposta fieramente all’ingresso del Giappone alle Nazioni Unite; Giappone e Cina hanno messo gli occhi su delle isole con sotto un mare di petrolio, di cui entrambe le nazioni sono assetate, 等,等 (děng, děng) “etc… etc…”
Nota: il nome cinese delle isole è 钓鱼台 (Diàoyútái), i giapponesi le chiamano 尖閣諸島 (せんかく しょとう) “Senkaku Shotō”.
E adesso se ne va bello bello a Pechino… beh, c’è andato all’inizio di Ottobre.
Mah, mi sbaglierò, ma secondo me i leader dell’uno e dell’altro paese hanno deciso di far finta di niente sul passato e pensare a fare un po’ di soldi adesso che il vento è propizio.

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