Zheng He 1

Per la serie di post sui personaggioni cinesi, parliamo oggi di Zheng He 郑和 (Zhèng Hé).
Il suo vero nome era 马三宝 (Mǎ Sānbǎo), nacque nel 1371 nello Yunnan, di nazionalità Hui 回族 (Huízú) e fede musulmana.
Ai tempi lo Yunnan era saldamente in mano ai Mongoli; i Ming erano già da tempo saliti potere e li vedevano come il fumo negli occhi.
Nel 1382 i Ming (ri)conquistarono lo Yunnan e tagliarono le palline ad un po’ di gente compreso il povero Ma SanBao, all’epoca undicenne, che fu portato a 南京 Nánjīng per fare da servitore al principe 永乐 (Yǒng Lè).
Quest’ultimo gli diede il nome Zheng He; quando poi il principe divenne imperatore sottraendo il trono al fratello, Zheng He combattè fieramente a suo fianco e ne divenne il braccio destro.
L’imperatore fece un sacco di cose, tra cui ordinare a Zheng he di andare in giro per il mondo a fare l’esploratore.
Il termine “esplorazione” è forse un po’ ristretto, visto che Zheng partì con una flotta di 62 navi ed arrivò ad avere 20mila uomini sotto il suo comando.
Diciamo che andò in giro a fare un po’ di P.R. per i Ming, convincendo i sovrani locali a non alzare troppo la testa e portando a casa dei bei regali.
Zheng He fece 8 viaggi dal 1405 al 1433, visitando un sacco di posti tra cui Vietnam, Taiwan, India, Java, Persia, Arabia, Africa.
Al ritorno dall’ottavo viaggio trovò che l’imperatore era cambiato; il nuovo capo del celeste impero fu convinto dai suoi consiglieri dell’inutilità di continuare questo tipo di spedizioni, e quindi non se ne fece più niente.
In effetti, mentre le spedizioni di altre nazioni erano basate sui principi dell’espansione economica, quele cinesi erano solo dei viaggi “pubblicitari” per la gloria dell’imperatore, non avevano un vero ritorno economico.
Per essere più sicuri, i consiglieri distrussero anche i diari di Zheng He; quello che sappiamo oggi lo dobbiamo ai resoconti dei suoi marinai.
Peccato, perché poco dopo i Portoghesi incominciarono a stabilire colonie in Africa, poi in India, e alla fine arrivarono in Cina con gli effetti che sappiamo; se i Ming non fossero stati così impegnati a fare i “top manager”, i Portoghesi avrebbero trovato pane ben più duro da sgranocchiare, e forse oggi la geografia del mondo sarebbe diversa.

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