iroha

Il termine “alfabeto” è preso a prestito anche per indicare l’elenco dei simboli kana giapponesi.
Quello moderno è un razionale elenco dei simboli kana:
あ、い、う、え、お、か、き…
Prima che entrasse in vigore quest’ultimo, c’era quello tradizionale, chiamato いろは (Iroha); in realtà è una poesia scritta nell’epoca Heian (anni 794-1179).
Si tratta di un pangramma, cioè di un testo che contiene tutte le lettere dell’alfabeto una sola volta.
Beh, a parte la ん, che è stata aggiunta in epoca successiva.

かな 漢字
いろはにほへと、ちりぬるを 色は匂へど、散りぬるを
わかよたれそ、つねならむ 我が世誰そ、常ならむ
ういのおくや、けふこえて 有為の奥山、今日越えて
あさきゆめみし、えひもせす。 浅き夢見じ酔ひもせず

Ci sarebbero intelligenti discussioni da fare sui cambiamenti avvenuti nei suoni del giapponese da allora ad oggi, comunque sta di fatto che la poesia è bellissima.
Non ho voluto misurarmi con il il giapponese medievale per cui ho cercato delle traduzioni già fatte; comincio con la versione in inglese:

As flowers are brilliant but fall, who could remain constant in our world?
Today let us transcend the high mountain of transience,
and there will be no more shallow dreaming, no more drunkenness.

Italiano:

I colori sono fragranti, ma svaniscono.
In questo nostro mondo nulla dura in eterno.
Supera oggi l’alta montagna delle illusioni della vita
e non vi saranno più sogni superficiali né ebbrezza.

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