autisti

I miei lettori avranno ormai capito che guidare in Cina è un’attività che richiede molte qualità tra cui riflessi fulminei, capacità di improvvisazione, arroganza e last but not least, una montagna anzi un pianeta, una galassia di pazienza.
Tanto per aggiungere benzina al fuoco, ecco di seguito una utile guida per catalogare i personaggi incontrati per strada, nel caso qualcuno voglia comentarsi con lo asshole watching.

Balla con i bradipi

Questo va a 25 all’ora, no matter what.
Sole, vento, salita, discesa: 25 kmh. Coda, strada libera, vicolo di montagna: 25 kmh.
Il tipico rappresentante di questa categoria è un uomo di mezz’età che guida dei macchinoni solitamente tirati a lucido, con lo sguardo corrucciato fisso davanti a sé, senza mai guardare a destra o a sinistra.
Si risveglia solamente quanto qualcuno tenta di sorpassarlo, al che egli scatta come un giaguaro mandando il motore a diecimila giri pur di non farsi superare.
Dopodiché riprende l’atteggiamento abituale.
Pericolosità: minima
Fastidio: elevato

Freccia solenne

Questa sottospecie decide di mettere la freccia all’inizio del percorso e ce la tiene poi per sempre.
A volte cambia la direzione della freccia, passando dalla destra alla sinistra e viceversa.
Determinante per il riconoscimento della categoria, la posizione della freccia non ha mai nessuna relazione con la direzione presa dal veicolo.
Non si conoscono i motivi di questo comportamento.
Qualche studioso ha avanzato l’ipotesi che si tratti di un segno di riconoscimento tribale.
Altri propendono per una scarsa comprensione delle finalità del dispositivo, che viene considerato dal soggetto alla stregua di una lucina di Natale.
Pericolosità: minima
Fastidio: scarso

Sonik the Hog

Questo è uno dei personaggi più giulivi e allegri tutta la compagine.
Tipicamente dotato di un SUV nuovo fiammante, egli manifesta tutta la soddisfazione derivante dal recente acquisto guidando in mezzo al traffico come se fosse l’unico essere umano sulla faccia della terra.
Al suo cervello non arrivano immagini comportanti la presenza di altri veicoli: egli percepisce solamente gli spazi tra di essi.
È lì che egli si butta a corpo morto, infilandosi in tutti i pertugi e fessure tra una macchina e l’altra.
Non gli importa se qualcun altro stia facendo un sorpasso, stia accostando a destra, sia valoce o lento. Egli si butta dove vede uno spiraglio, felice, ridente, spensierato.
Giudicando dall’espressione del volto, qualche pensiero lo sfiora quando lo si vede fermo in mezzo alla strada con il telefono in mano, guardando sconsolato il suo potente veicolo malamente schiacciato dopo qualche tamponamento.
In questi casi è lecito sporgersi dal finestrino e fare gestacci.
Pericolosità: elevata
Fastidio: stellare

Toro sdraiato
Questo è pericolosissimo ma fortunatamente è piuttosto raro.
Si incontra su strade di grande percorrenza a più corsie, dove improvvisamente e sanza alcun motivo apparente decide di fermarsi in mezzo alla strada.
Generalmente si trova da solo in macchina, con o senza doppie frecce, ed è contraddistinto da uno dei due comportamenti tipici della specie:

  1. Guarda imbambolato il proprio telefono
  2. Si guarda attorno come se non capisse come abbia fatto a capitare lì

La sua pericolosità è mitigata in parte dal fatto che in ogni caso il suo apparire è annunciato con largo anticipo dai furiosi strombazzamenti degli autisti che hanno la sventura di incontrarlo sulla loro strada (e nei casi peggiori, anche dal rumore di lamiere contorte).
Pericolosità: massima
Fastidio: fuori scala

Lo stoico parcheggiatore
Il parcheggiatore stoico nelle sue convinzioni è saldo come una roccia.
Che si manifesti in un panzone con chiavi alla cintola e maglietta arrotolata oppure in una ragazzina ventenne con i capelli blu, il parcheggiatore stoico è convinto di essere solo al mondo, alla stregua del precedente.
Non si sa se nella sua mente esso veda il mondo svuotato da altri occupanti, oppure se ritenga la propria persona l’unica di cui tenere conto.
Fattostà che niente lo ferma quando deve fermare il suo veicolo.
Ad esso le strisce per terra appaiono come festive decorazioni; i segnali di divieto, come giocosi personaggi dei cartoni animati; le altre macchine, come evanescenti fantasmi.
Eccolo catturato in un ambizioso scatto che sono convinto mi farà meritare almeno una nomination al prossimo Pulitzer:

4
Un esemplare allo stato brado

2 thoughts on “autisti”

  1. uhmmm mia moglie una volta ha avuto la sindrome da Toro sdraiato.

    Causa: mio suggerimento di guida mentre lei era alla guida.
    Si pianto’ sulla corsia di sorpasso tra firenze e bologna , ovvero sulle curve degli appennini.
    Io pensai….ora passa un camion e ci fa fuori…..

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