aspirina

Oggi mi è capitata un’esperienza surreale.

È venuto a cercarmi un collega lamentando mal di testa e chiedendomi se avessi un’aspirina.

Di aspirine non me ho mai avute, ho risposto, però mi sono anche offerto di andarla a prendere alla farmacia sotto, visto che il poverino stava male e anche se stava bene non sa una parola di cinese, che non è mica un difetto, però se devi andare in farmacia mica puoi metterti a mimare il mal di testa, specie di questi tempi.

Morale che mi infilo la mia bella mascherina e vado di sotto alla farmacia, dove vengo accolto da un burbero baoano che mi prende nomecognometelefonodadovevienidovevaiunfiorino, e mi rimbalza al commesso.

Il commesso tutto allegro pretende di capire cosa voglio, e come da manuale mi fa le domande di rito, e cioè se la voglio in polvere, in sciroppo, in supposta, in vena, in pomata, in collirio eccetera.

Ma io che mi ero preparato in anticipo gli faccio vedere la foto della normale scatoletta di aspirina.

Al che inizia il cinema: tira fuori un tablet e mi chiede come mi chiamo, numero di telefono, numero del documento di identificazione.

Un «Perché?» mi esce dalla bocca prima che abbia tempo di fermarlo.

«Semplice», risponde lui sempre più giulivo, «questo è un medicinale che richiede ricetta medica, quindi le chiedo i dati così il medico gliela può prescrivere.»

Sopraffatto da questa logica, prendo il tablet e scrivo dei dati inventati; sono sempre gli stessi, ho una identità fasulla mandata a memoria per questi casi. Prima o poi qualcuno si stupirà della non esistenza di questo tizio immaginario.

Attenzione che adesso arriva il meglio: il commesso prende il tablet, tap tap tap, parte una videochiamata con una tizia in mascherina.

Il commesso gli spiega che c’è uno che ha bisogno di un’aspirina per il collega con il mal di testa, e gira il tablet dalla mia parte in modo che quella possa vedermi in video (con la mascherina, il cappello di lana e la sciarpa).

Mi guarda per 0.2 secondi e poi dice «Va bene».

Il commesso si ripiglia il tablet, tap tap tap, e mi consegna la mia aspirina.

Che devo dire? Efficienza cinese? Efficienza “Fatta la legge, trovato l’inganno”?

Capiamoci: questi hanno sviluppato una APP su tablet APPOSTA per fare questo giochino.

Sono allibito, questo paese non finisce mai di stupirmi.

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