tendenze

Eccoci quasi giunti alla fine di questo mese in Italia.
Presto metteremo mano alle valigie e riprenderemo la lunga strada per la nostra nuova bellissima casetta in Cina.
Era quasi un anno che non si tornava nel Bel Paese e devo dire che l’impressione che rimane non è delle migliori.
Non mi riferisco alla palta politica (la paltapolitica, ecco un neologismo), né alla melma che deborda dallo schermo delle televisioni, fenomeni dopotutto assolutamente evidenti e che non necessitano di alcun commento.
Quello che mi è rimasto sul gozzo è l’attitudine della gente, delle persone con cui ho parlato.
Ho avvertito nettamente la sensazione che l’impunità sia una cosa scontata e anzi dovuta, e questo secondo me basterebbe da solo ad abbattere qualsiasi nazione.
Impunità che da una parte fa sentire giustificati i soliti prepotenti, i famosi “furbi” che ci hanno resi famosi in tutto il mondo; dall’altra ha tolto ogni spunto a chi una volta pensava a lavorare bene e a condurre una vita decente, quelli che in passato costituivano la spina dorsale della nazione.
Di conseguenza è diffusa la convinzione che non importa cosa uno faccia o non faccia; che uno lavori bene o no; che si studi e si vada bene a scuola oppure no. Niente importa, nessuno obiettivo, solo il trascinarsi da un giorno all’altro, oppressi dal mostro senza testa, capaci solo di lamentarsi senza posa.
Giovani, meno giovani, dappertutto ho visto solo una grigia mancanza di speranza e di entusiasmo.
Anche i pochi che per capacità o per fortuna hanno azzeccato la strada giusta e vedono premiati i propri sforzi, alla fine non vedono l’ora di sfruttare il vantaggio al solo scopo di andarsene dall’Italia.
Mi viene voglia di concludere con il solito “Ma dove andremo a finire”, purtroppo però conoso già la risposta: finiremo con il diventare una nazione di serie B o C o peggio, che va avanti con un po’ di turismo, tanti piccoli peones in balia ad una casta di compredores corrotti e senz’anima.
Certo che sono pessimista, e anzi pusillanime visto che io per primo sono scappato; allo stesso modo ammetto candidamente che non sono in grado di proporre nessuna soluzione, ci mancherebbe altro; anche il mio non è altro che un lamento.
Però proprio non mi va di far finta di niente; almeno ho detto quello che penso.

8 thoughts on “tendenze”

  1. Bro fist!
    Da rana nel pozzo (井底之蛙, vedi “chengyu for dummies” :D) quale sono ho avuto il sentore che le cose stessero vagamente così, non so se gioirne o rammaricarmene per queste tue conferme.
    wait wait… ma questo restyling del sito quando l’hai fatto? Molto scicchino, complimenti.
    Last but not least… in bocca al lupo per la nuova avventura!
    MA

  2. Caro il mio ranocchio, è presto per sapere se gioire o rammaricarsi ma visti gli accadimenti in questo primissimo periodo della mia nuova attività, posso azzardare una previsione quantomeno al sereno variabile.
    Il sito l’ho preso di peso da dove stava e l’ho mosso nella sua intierezza su un nuovo provider, e visto che siamo in vena di confidenze ti dirò anche che la nuova installazione di wordpress è partita con il tema di default… e l’ho lasciato così com’era!
    Stay tuned!

  3. Ciao Davide,

    Dal 2008 faccio avanti e indietro tra Cina e Italia, sono partito da Shenyang nel Liaoning dove ho studiato cinese male e poco ( 9 mesi ) poi ho cominciato a fare da mediatore tra piccole aziende cinesi e italiane passando per Pechino e sono arrivato ad Hangzhou da un anno e poco più dove ho costituito una società di trading.
    Arrivato dall’Italia senza aver studiato cinese prima, mi sono sempre autoimposto di non relazionarmi troppo con gli stranieri ma solo con i cinesi per esercitare la lingua.
    Un pò di giorni fà ho cominciato a cercare info su italiani ad Hangzhou e sono “inciampato” felicemente sul tuo blog, che ho assaporato con molto interesse.
    Quando e se hai tempo ci potremmo incontrare per fare due chiacchiere, per cena o pranzo quando vuoi.
    Il mio cell. 13486107775
    Buona giornata

    1. Ciao carissimo,
      ti ringrazio per i complimenti, mi piacerebbe molto incontrarti ma ormai mi sono lasciato l’inquinatissima Hangzhou alle spalle.
      Ti chiamerò al cellulare appena possibile,
      saluti
      Davide

  4. Ciao Davide
    sono felice che tu sia ritornato a scrivere, mi sei mancato, anche se mi rendo conto che è
    umano ritornare a filippi ogni tanto.
    Attendo tente notizie e informazioni da quel mondo che non mi è permesso più visitare (non per censure o altro ma semplicemente per questioni di salute).
    La cina mi ha nonostante tutto stregata dal 1980 e bene o male ho continuato a seguirne
    poi mi sono illusa che andando in pensione avrei avuto tutto il tempo del mondo.
    Ebberne ERRORE: aveva ragione un poeta: carpe diem, io non l’ho fatto e me ne penso amaramente. Ora mi devo accontentare (e devo dire per fortuna ho il mio mac) dei racconti altrui, devo dire oggi come non mai abbondanti.
    Buona fortuna Davide, anche al piccolo, ma ora credo che siano due, e alla tua consorte.
    un abbraccio che tutti vi comprenda
    laura

    1. Ciao Laura,
      ti ringrazio per il commento, che però mi ha lasciato intravedere un velo di tristezza, il che mi dispiace.
      Spero che il mio modesto angolino di internet possa contribuire ad alleggerirlo.
      Stay tuned!
      Davide

  5. Noi siamo bloccati in Italia dall’undici dicembre e ci tocca restarci (oramai) fino ad ottobre/novembre. E’ deprimentissimo.
    La gente è depressa/incavolata/disperata. Ma che vie di uscita hanno?
    Hai fatto bene ad andare via. E non tornare, mi raccomando.

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