botti

Un altro anno, un altro capodanno cinese, un altro esaurimento nervoso causa stress da petardi.
Come ogni anno mi ero riproposto di fare il capodanno all’estero, come ogni anno invece siamo rimasti in Cina a farci stracciare orecchie e gonadi dai fuochi d’artificio.
“Ma come”, diranno i miei affezionati lettori, “I fuochi d’artificio sono così belli!”
Sì, ne convengo, ma come tutte le cose il fascino dura fino ad una certa misura, poi però il troppo stroppia.
Secondo me i fuochi d’artificio sono molto belli una volta all’anno o giù di lì, quando il comune organizza lo spettacolo e allora esci la sera, vai a vedere, se non ti piace l’andazzo allora pianti baracca e burattini e te ne torni a casa bello bello.
Personalmente non ci sono mai stato e non vorrei sbilanciarmi troppo, ma mi si dice che il capodanno di Napoli sia famoso per la quantità di fuochi d’artificio impiegati.
Immagino che al confronto l’idilliaco quadretto del primo esempio incominci a scricchiolare minacciosamente.
Si immagini ora un paese dove il capodanno napoletano viene celebrato ogni giorno per una settimana intera, e poi per la seconda settimana ci siano dei giorni “comandati” dove la scena si ripete.
Io personalmente non sono mai riuscito a capire il fascino dei cinesi per i petardi; semplicemente, non ne hanno mai abbastanza.

il CINGOLO
il “CINGOLO”… MILLE petardi!

Ogni occasione è buona: il bisnonno compie 90 anni? Si sparino i botti!
Un matrimonio? Botti! Ancora più grossi!
Il pupo mette il primo dente? Indovina… Botti! Giganti!
Anche eventuali estreme conseguenze sono viste semplicemente come parte del ciclo della vita, senza particolari sentimenti negativi.
Comunque è in occasione del capodanno lunare che tutti i già scarsi freni inibitori cadono contemporaneamente.

il DISCO VOLANTE
il “DISCO VOLANTE”

La settimana prima del capodanno gli animi sono già caldi e la tentazione di provare i nuovi botti è forte.
Qualcuno magari l’anno prima ne ha sparati pochi, sente che gli manca qualcosa, quella sensazione di calore interno e appagamento che deriva dall’aver fatto un gran baccano e asfissiato di fumo tutto il vicinato.
Tornando a casa vede le bancarelle che vendono fuochi, con i loro bei colori rosso acceso, la gente che ne compera a carriolate, tutti allegri, e allora questo qualcuno semplicemente non regge più.
Questo spiega gli episodi isolati, quando qualcuno la sera improvvisamente scende in strada con una bracciata di fuochi in mano ridendo come un ebete, con un’espressione folle sul viso.
Solo dopo aver soddisfatto la sua insana passione egli riacquisterà un barlume di senno.

la MINA ANTIUOMO
la “MINA ANTIUOMO”…
CINQUEMILA petardi!

La maggior parte delle persone aspetta però la sera del 除夕 (chúxī) “vigilia di Capodanno”, che sancisce il “liberi tutti”.
Il parossismo viene raggiunto allo scoccare della mezzanotte e prosegue fino a mattino inoltrato del giorno dopo.
Quello che segue è il primo giorno del nuovo anno e cioè 春节 (chūnjié) “Spring Festival” vero e proprio; se durante la giornata a qualcuno viene un prurito e se lo vuole grattare sparando delle bombe, nessuno lo degna di uno sguardo.
Segue quindi il 送年 (sòngnián) “mandar via l’anno (vecchio)”, che alcuni celebrano il giorno 初二 (chū’èr) “secondo giorno del nuovo anno”, qualcun altro il 初三 (chūsān) “terzo giorno”, qualcun altro ancora dopo, insomma per tutta la settimana si può essere certi che qualcuno nelle vicinanze ha aspettato un anno intero per poter sparare qualche sano petardone e si dedicherà all’intento con metodo e perizia tipicamente cinesi.
Magari dopo cena, magari al ritorno da qualche goliardico gozzovigliare da un parente o amico lontano, magari dopo essersi alzato per soddisfare qualche bisogno fisiologico; insomma, a qualsiasi ora del giorno o della notte. Continuamente. Non c’è scampo.

il MISSILE
il “MISSILE”

La prima settimana dopo 春节 è sacrosanta e (con grande disappunto delle varie “mother company” all’estero) in tutta la Cina nessuno lavora o combina alcunchè, a parte i settore di ristorazione e turismo che fanno affari d’oro.
Poi le varie aziende riaprono i battenti alla spicciolata; c’è chi ricomincia a lavorare l’ottavo giorno 初八 (chūbā), chi il nono giorno, chi dopo ancora; non c’è una regola.
Una cosa però è sicura: il primo giorno di lavoro viene celebrato, e indovinate come? Esatto, siori e siore, petardi a manetta!
Mattino, mezzogiorno o sera, fa lo stesso, mica vorremo lasciare un attimo di pace a chi sta intorno, no?
Non si sa mai che poi qualcuno si annoia!
Quindi avanti così fino ad arrivare a 元宵 (yuánxiāo), che sarebbe il 15mo giorno dall’inizio del nuovo anno.
Questa data sancisce la fine definitiva delle feste.
Devo proseguire?
Devo specificare come viene celebrata questa data?

un tranquillo negozio un tranquillo negozio un tranquillo negozio
un tranquillo negozio Merce in esposizione Se li rubano a vicenda!

8 thoughts on “botti”

  1. Ma è tremendo! A me verrebbe l’esaurimento e Dario mi prenderebbe a calci per 2 settimane (io ogni volta che sparano un botto faccio dei salti e la cosa lo innervosisce).
    In effetti io in Cina ci venivo per lavoro e quindi lo spring festival non me lo sono mai sciroppato!

  2. ti ho scoperto da un mesetto, ovvero il tempo da cui mi sono trasferito a qingdao per lavoro.
    tutto vero!!! e che maroni questi “petardi”

  3. Scusa, non mi sono più fatta viva per dirti che ho guardato (quasi) tutte le vostre foto, che belli che siete!
    E’ che in questo frattempo non ho più girato per i blog, abbiamo avuto un lutto in famiglia ed eravamo scombussolati…

  4. Sono tre anni che faccio qui il capodanno !
    Mica in città , vuria mai, ma al villaggio ! Tutto quello che hai scritto è proprio vero ! Mi vergogno solo a dire che io ero quello che accendeva le micce …….
    Ma ero obbligato da mia suocera ( mio suocero è in Africa) dunque so esattamente di cosa stiamo parlando.
    Botti, strabotti e botti ancora…… Vivendo poi in un piccolo villaggio, alla chiusura del CNY ho assistito anche ad una celebrazione che se avrai piacere metterò da qualche parte , su qualche blog , oppure boh, non so .
    Lingjun è molto preoccupata della mia cinesizzazione e non capisce …… Mio figlio i botti li adora ed io mi adeguo alle usanze. Mi chiedo solo se il prossimo anno il villaggio esisterà ancora . Dove li sparo i botti ?

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