31: Bellezza

Questo stratagemma è il primo della serie “Sconfitta”.
Quelli di questo gruppo sono caratterizzati dal consistere solo di tre caratteri e non di quattro come gli altri.

美人计 (měirénjì)

stratagem 31
Stratagemma 31: 美人计


Dal vocabolario: “sex trap”; “sexual entrapment”
I caratteri:

  • 美 (měi) “bello, bellezza”
  • 人 (rén) “persona”
  • 计 (jì) “trucco”

Letteralmente sarebbe “Trucco della bella donna”, anche se per dire “bella ragazza” solitamente si dice 美女 (měinǚ).
Esiste però un modo di dire in italiano che rende lo stesso concetto e cioè: “Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere.”
Lo stratagemma ruota intorno al problema della dirittura morale.
Specialmente per gli stranieri in Cina, mantenere una condotta morale ineccepibile e non farsi tentare da facili divertimenti sono cose di fondamentale importanza; questo per una serie di ragioni che andiamo ad esporre.
Innanzitutto, sono purtroppo noti a tutti innumerevoli esempi delle tragedie che possono derivare dall’indulgere nei vizi.
A parte le conseguenze dirette, bisogna anche considerare che chi vuole approfittare di certe situazioni è sempre in agguato, per esempio per ricattare lo sfortunato che si va a cacciare in qualche guaio, o per partecipare alle bisbocce, o perché pensa che in quanto amico del gaudente potrà trarre vantaggio dalla situazione.
Certi discorsi valgono dovunque e in qualsiasi tempo, ma lo straniero in Cina deve stare particolarmente all’erta.
Un pacchetto di sigarette può costare quasi niente, per birra e alcolici è lo stesso discorso, in Cina e in tutta l’Asia c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Questo per Bacco e Tabacco; per il resto, sono perfettamente cosciente che l’argomento è molto controverso, ma alla fine questo è solo un blog e io racconto semplicemente quello che vedo.
Premetto che siamo lontani dai go-go bar di Bangkok, ma in Cina ogni hotel che si rispetti ha almeno un piano dedicato ai massaggi “speciali”, e gli alberghi troppo scarsi per permettersi un piano intero hanno comunque delle professioniste che chiamano in camera.
E questo per quanto riguarda il “mestiere”; per le persone normali, checché ne dicano i benpensanti, in Asia in generale l’uomo straniero è comunque molto ben accetto, direi anzi molto ricercato.
I costumi cambiano, e questo si riflette in tutti gli aspetti della società.
I più vecchierelli si ricorderanno che una decina d’anni fa in Cina scoppiò uno scandalo su una scrittrice d’avanguardia, tale 卫慧 (Wèi Huì) che scrisse un romanzetto dai contenuti molto spinti: 上海宝贝 (Shànghǎi bǎobèi) “Shanghai baby“.
Il romanzo ruota attorno alle avventure sentimentali della protagonista raccontate in prima persona dall’autrice, e la scena più famosa era quella che raccontava di un'”esperienza” con un signore tedesco incontrato in un bar.
Apriti cielo! I censori saltarono sulle sedie, i loro cappelli presero il volo, e si dice che qualcuno fu anche preso da convulsioni. Il libro fu proibito e vennero anche bruciate delle copie in pubblico.
Siccome siamo in Cina, altre autrici pensarono di condividere un po’ del successo dell’originale, generando una serie di emuli tra cui il più famoso è stato 北京娃娃 (Běijīng wáwa) “Beijing Doll” di 春树 (Chūn Shù), pure prontamente censurato dalle sempre più scandalizzate autorità cinesi.
Al giorno d’oggi invece i suddetti testi si possono scaricare da internet, e per strada i negozi di 成人用品 (chéngrén yòngpǐn) “sex shop” sono ormai una vista piuttosto comune.
Non siamo in America, non ci sono stati gli anni ’60 né il femminismo; direi che il modello è piuttosto il Giappone, e mi spingerei anche a dire che in Cina l’evoluzione del costume rispetto al Giappone è in ritardo di 20 anni, ma il modello è quello: il fidanzato straniero fa trendy.
Sempre a quanto vedo in giro, non c’è straniero in Cina che non abbia storie piccanti da riferire, e premetto subito che è inutile chiedere a me, io sono felicemente sposato e non faccio testo.
Piuttosto, insisto con il dire che specialmente chi deve preoccuparsi di mantenere una parvenza di leadership su dei collaboratori deve anche pensare a incarnare una sorta di modello di virtù.
Almeno nel pubblico. Ricordiamoci sempre del concetto di 面子 (miànzi): nel privato si può anche essere un serial killer, ma in ufficio bisogna arrivare prima e andare via dopo, dare l’esempio, pensare al benessere dei dipendenti quando possibile.
Purtroppo sono noti casi di stranieri normalmente irreprensibili che, in visita per lavoro in Cina, si sono lasciati andare a sconcezze irripetibili causando anche dei danni considerevoli a famiglia e conoscenti.
Ultimo consiglio: come diceva un mio stimato ex collega, “La legna si fa sempre nel bosco degli altri”: mai scegliersi un compagno/a di bisbocce nella stessa azienda. Il meno che può capitare è che questa persona si sentirà superiore agli altri e cercherà di approfittarsi della situazione.

6 thoughts on “31: Bellezza”

  1. Queste considerazioni si possono estendere un po’ a tutto l’Estremo Oriente. Aggiungerei che la popolazione femminile asiatica tende a spaccarsi piuttosto distintamente in due: quelle a cui gli occidentali piacciono e quelle che non ne vogliono proprio sapere. Ovviamente un occidentale che visita l’Asia tende solitamente a incrociare le donne che appartengono al primo gruppo, semplicemente perché le altre frequentano ambienti in cui lui raramente capiterà.
    L’ultimo consiglio poi ha validità globale.

  2. La nota è dolente anche perché molti uomini sono particolarmente sensibili alle bellezze orientali, e appena si vedono circondati da tanta grazia perdono lucidità, e non sospettano l’inganno…

  3. Sono in Colombia da pochi giorni e già mi dicono di stare attenta a mio marito. Pare che i colombiani abbiano la (poco) simpatica abitudine di cambiare moglie quando questa invecchia un poco. Sappiamo di parecchi colombiani che sono alla terza, quarta moglie. E con ognuna fanno figli.
    Paese che vai…

  4. In Asia mi stanno spuntanto le stimmate. Per resistere a tanza grazia orientale devi avere la forza di un santo.

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