Proseguendo nella mia umile trattazione dei 36 stratagemmi, vorrei sottolineare che la cosa più difficile non è impararli.
Certo ce ne vuole di tempo per farli entrare tutti in testa, ma anche per chi si sia applicato coscienziosamente e li abbia imparati tutti a memoria, e li sappia ripetere cantando e all’indietro, rimane sempre il problema culturale.
Cioè, noi che non siamo nati cinesi e certi concetti non li abbiamo succhiati assieme al latte della mamma, pensiamo e ragioniamo e tiriamo conclusioni con il nostro testone occidentale, e magari agli stratagemmi ci pensiamo dopo, a bocce ferme, e quindi purtroppo troppo tardi.
I nostri fratelli cinesi invece hanno il cervello cablato in un’altra maniera.
Magari se glielo chiedi non sanno nemmeno cosa sono questi stratagemmi, però questo non conta, perché la cosa importante è che tutta la cultura di questa affascinante nazione è permeata dai principi in essi contenuti, così come dalla filosofia confuciana, dalla retorica comunista, dalla saggezza contadina e altre diecimila cose che a noi sono estranee.
Ma non facciamoci prendere dallo sconforto!
Anzi andiamo avanti a testa alta, e andiamo a presentare lo stratagemma numero 27!
Dal vocabolario: “To feign madness”.
Ma vediamo più in dettaglio:
- 假 (jiǎ) = falso, fingere
- 痴 (chī) = matto, pazzo
- 不 (bù) = non
- 癫 (diān) = matto, pazzo
Quindi direi: fingi la pazzia ma conserva il tuo giudizio.
Prima di scrivere questo posto ho pensato che sarebbe stato molto facile trovare casi di utilizzo; ho pensato all’Amleto, all’Enrico IV, ai vari bluff che si fanno in finanza e in affari, eccetera.
Poi un mattino pensavo proprio a questo mentre venivo in ufficio in macchina, e mi sono accorto che non c’è bisogno di scomodare Shakespeare, in quanto sono quotidianamente circondato da esempi di questo stratagemma.
Sto parlando delle strade cinesi.
Infatti ad un visitatore occasionale che dia anche solo un’occhiata ad una qualsiasi strada cinese sorgono subito delle domande.
Come è possibile che sembrino tutti decerebrati, che nessuno abbia la benché minima idea di cosa siano le regole della strada?
Come è possibile che tutti parcheggino come delle scimmie spastiche, come è possibile che i conducenti delle infinite motorette non abbiano alcun rispetto per la loro stessa vita?
In realtà, questa è una brillante applicazione collettiva dello stratagemma 27.
È la soluzione ad un conflitto, quello tra le regole ufficiali della strada e le abitudini pratiche.
Per esempio è cosa risaputa che il veicolo più grosso passa per primo, e così pure un taxi che svolge un servizio pubblico ha più diritto a passare rispetto ad una macchina privata.
Certi trovano persino somiglianze tra la filosofia confuciana e le regole non ufficiali del traffico.
Comunque il conflitto esiste anche tra quelli che la patente ce l’hanno perchè hanno studiato alla scuola guida, e quelli che invece la patente l’hanno comperata.
Questi ultimi il codice della strada magari l’hanno visto solo alla televisione in qualche sit-com, ridendo per la dabbenaggine del protagonista che si ostinava a volerlo studiare.
Un altro conflittone bello grosso è rappresentato da quelli delle motorette elettriche e biciclette, ai quali non è richiesto il possesso di patente, e questo significa che non è richiesta la conoscenza nemmeno delle più elementari regole, come per esempio il rispetto dei sensi unici, dei semafori rossi, guardare se arriva qualcuno prima di cambiare corsia all’improvviso etc…
Sta di fatto che in strada c’è una bailamme, una bolgia, un quarantotto. E se guardi le espressioni dei visi, scorgi solo sguardi vuoti e fissi, da cottolengo.
Ma dico, è logico! È la soluzione perfetta!
Così a nessuno viene in mente di provare a far valere le proprie ragioni, per quanto valide siano… tanto sono tutti ebeti!
Tutti sono perfettamente incapaci di intendere e volere, per cui è meglio focalizzare all’infinito, sfoderare il proprio miglior sguardo fisso nel vuoto e gettarsi nel mucchio senza che a qualcuno salti in mente di dire “ma io venivo da destra”.
Attenzione: il sistema funziona ma solo “abbastanza”, nel senso che qui di incidenti gravi ne succedono ogni due per tre.
Guidare in Cina è PERICOLOSO, ma… meglio adattarsi e fare finta di essere matti come tutti gli altri, stando però bene attenti a non farsi coinvolgere. Molto meglio.
Bello questo stratagemma!!!!
Ho notato anche che la corsia di emergenza in autostrada è una corsia come tutte le altre…in questo modo si risolve in parte il problema del traffico avendo la possibilità di utilizzare una corsia in più alle già tante che ci sono…ahahahah
Per attraversare la strada anche sulle strisce invece bisogna munirsi di una rivista per passare il tempo quando si rimane intrappolati tra una corsia e l’altra aspettando che anche l’ultima bicicicletta sia transitata….
Forse usano la corsia di emergenza perché nelle strade c’è un’emergenza continua!
Il problema delle strisce pedonali è che quando torno in Italia oramai preda delle abitudini cinesi rimango fermo come un imbecille ad aspettare, le macchine però si fermano e i guidatori mi guardano incuriositi… che imbarazzo
ma tu sulle strisce pedonali ti fermi ad aspettare???se lo facciamo qua puoi stare impalato anche delle ore che nessuno si fermera mai…
Insomma, sei passato dal post sulla “Folla” a quello sui “folli”… Interessante e persino confuciano, a suo modo…
Le due cose non si escludono affatto a vicenda…
Mica per niente quando attraverso la strada nella Mainland, cerco sempre di avere una massa di cinesi come scudo attorno a me.
Saggia strategia!
这是我第一次看到你的博客了!我觉得你的看法和我的一某一样的!!!太好玩儿了!我现在也在中国。
我会开始看你会写的所有post!
谢谢!
意大利的Angelo
亲爱的朋友,你在中国什么具体的地方?你如果在我附近的话,可以碰个头!等待你的信息,d
不好友意思,回信得比较晚!我在宁波,但是下个星期六去就广东的深圳工作了!你在广州,对不对? 没错的话,那一定会有机会和你见面!保持联系,好吗?
Angelo
我住在惠州,离深圳八十公里,坐巴士要一个半小时。到时候聚一聚吧!